“La bestia nera chiamata Sassuolo” è questo il titolo dell’editoriale di Daniele Manuelli di DNA Milan.
Aspettando la sfida di Domenica tra Sassuolo e Milan, Manuelli sottolinea che non sarà una gara semplice, ma non manca di caricare i suoi lettori-tifosi, evidenziando il buon momento di forma dei rossoneri e la pluralità di scelte a disposizione di Mihajlovic per la gara del Mapei Staidum. Di seguito l’editoriale del collega di DnaMilan.
«La bestia nera chiamata Sassuolo» di Daniele Manuelli
Quando rifletti su Reggio Emilia nel pensiero dei milanisti c’è il ricordo di quel gennaio del 94’ quanto Desailly, con i rossoneri in dieci, bucò la retroguardia locale dando due punti (allora la vittoria valeva tanto) a una squadra lanciata verso il quattordicesimo titolo e la quinta Champions League . Più abbordabili furono le altre due trasferte quando al “Giglio” ora “Mapei Stadium” il Milan s’impose con due risultati netti (0-4 e 0-3). Reggio Emilia è divenuta ultimamente città amara per il diavolo, esattamente da quando il Sassuolo è approdato nella massima serie e gioca le proprie partite interne nello stadio che è divenuto suo. Il proprietario, l’attuale Squinzi, ci ride sopra, ma non troppo pensando anche al suo cuore che dalla nascita batte per il Milan ma che nella pratica lavorativa è a favore del Sassuolo. Amarissimo fu quel gennaio del 2014 quando un Milan avanti di due gol si fece rimontare e sconfiggere dal Sassuolo per 4-3. Fu la serata di uno strepitoso Domenico Berardi che rifilò ben quattro reti alla squadra allenata da Allegri, ma soprattutto per quest’ultimo fu la fine della parentesi milanista con l’immediato esonero a favore di Clarence Seedorf. La rivincita al ritorno (2-1) nella stessa stagione e l’eliminazione dalla coppa Italia avvenuta l’anno dopo sotto la gestione Inzaghi, sembravano match che avessero allontanato definitivamente l’idea di considerare pericolosi gli emiliani e che quella vittoria fosse stato solo una debacle di concentrazione e di sfortuna racchiusa in una serata storta. Invece non fu così! Il Sassuolo, nel giorno dell’Epifania, prima s’impose a Milano (1-2) e poi trionfò al ritorno a Reggio Emilia (3-2) allontanando in quella domenica il Milan dall’Europa che conta, consacrando definitivamente Domenico Berardi come “bestia nera” dei rossoneri; sette degli otto gol rifilati in carriera sono stati segnati proprio con la maglia del Sassuolo, uno arrivato anche nella gara di andata di questa stagione dando il benvenuto tra i grandi al giovane Donnarumma. Proprio il portiere domenica eseguirà il primo giro di boa della sua carriera, infatti è già passato un girone da quando il ragazzo di Castellamare di Stabia si è impossessato della porta e non l’ha più lasciata. A Reggio arriva un Milan in salute, pronto a sfatare il tabù ma le assenze di Niang e Luiz Adriano a favore di Balotelli (favorito su Menez e probabile partner d’attacco di Bacca) non lasciano tranquilli i tifosi che nel reparto arretrato vedranno sostituito lo squalificato Abate dall’incerto De Sciglio, ancora atteso al salto di qualità e alla definitiva maturazione. L’imbarazzo nelle scelte di Mihajlovic arriva dal reparto difensivo dove i centrali Zapata, Alex e Romagnoli sono apparsi affidabili, proprio il colombiano e l’ex Sampdoria e Roma paiono favoriti sul brasiliano Alex, mentre a centrocampo, assente Montolivo per noie fisiche, a sostituirlo ci sarà Bertolacci. Inamovibile lo slovacco Kucka, oggetto proprio di complimenti dal tecnico serbo il quale ha sottolineato anche la bravura di Galliani nel portare a Milano un giocatore fondamentale per gli schemi rossoneri e costato appena 3 mln di euro. Con l’insidia Sassuolo rispetto al passato occorrerà essere dinamici e attenti in tutti e 90’ minuti ricordando che quest’anno gli emiliani sono stati definiti “schiacciagrandi” proprio per aver battuto Napoli, Juventus, Inter e Lazio, che sia il Milan la prossima vittima? Squinzi in cuor suo, né siamo sicuri, firmerebbe per un pareggio, rossoneri e neroverdi no!