Eusebio Di Francesco ha tenuto la consueta conferenza stampa pre-partita. La gara da introdurre è Sassuolo-Chievo, 24^ giornata della Serie A, in programma per domani alle ore 15 al Mapei Stadium.
Il mister accenna subito alla condizione fisica della squadra: “Stiamo recuperando diversi giocatori che vengono da infortuni e sta migliorando la condizione generale, i risultati cominciano ad arrivare e questo è molto positivo a livello psicologico per la squadra e per l’ambiente. Vogliamo assolutamente continuare su quest’onda di entusiasmo per concedere poco agli avversari. Quasi sicuramente Defrel non giocherà, sta lavorando a parte da diversi giorni e conto di averlo a disposizione la prossima settimana quando ci aspetta la trasferta di Udine. Del resto quest’anno non ho quasi mai avuto a disposizione l’intera rosa, salvo ad inizio stagione”.
Si passa poi ad analizzare l’avversario di domani: “Il Chievo è una squadra difficilissima da affrontare, non ti fa giocare molto ed è bravissima sulle seconde palle, dimostrandosi in grado di ripartire con efficacia. Lo hanno dimostrato anche all’Olimpico contro la Lazio e non prendono gol da due gare: dobbiamo fare il possibile per vincere la gara senza snaturare il nostro gioco. Questa settimana ho lavorato molto sulla mia squadra tenendo conto della caratteristiche dell’avversario, che conosciamo bene e sappiamo che contro di loro sono sempre state partite difficili, sia in casa sia fuori casa. Abbiamo filosofie diverse ma entrambi vogliamo raccogliere punti, il nsotro obiettivo è quello di superarli in classifica”.
“Capita di alternare i giocatori” prosegue il tecnico neroverde “e questo dipende molto dalla condizione fisica e dall’approccio alla gara. Contro il Genoa era necessario avere giocatori di gamba in grado di attaccare la profondità e per questo ho dato una chance a Ragusa, che è cresciuto moltissimo come volontà e applicazione. Domani valuterò se schierarlo di nuovo, certo è che con Matri al centro dell’attacco cambiano le cose dal momento che si ha maggiore presenza dentro l’area e meno partecipazione al gioco insieme ai compagni. Bisogna anche sottolineare che alcuni giocatori non conoscevano la mia filosofia, lo stesso Aquilani era da valutare a livello di capacità di giocare come centrocampista centrale. L’utilizzo del 4-2-3-1 era anche dovuto alla necessità di fare risultato, ora le cose stanno cambiando e voglio rivedere la squadra giocare in modo spigliato e attaccare ogni zona del campo”.
“Dare input particolari ai giocatori?” conclude Di Francesco “A mio avviso non dovrebbe essere necessario, ripeto sempre che giocare in Serie A è già una motivazione per crescere e migliorarsi continuamente per rimanere in questa categoria, e questo deve valere sia per i giovani sia per i più esperti. Mi attendo risposte importanti, del resto ho fatto per molti anni il calciatore e quel che più mi infastidiva era il vedere compagni che prendevano gli impegni con leggerezza. Bisogna tentare di ottenere il massimo da quel che si ha a disposizione”.