Tifiamo la Roma, contro la Roma. Dalla parte neroverde della storia

Tifiamo la Roma, contro la Roma. Questo è il momento di farlo. Tifiamo Roma in Europa League, contro il Manchester United, la SuperLega e il calcio che si basa solo sul fatturato. Tifiamo contro la Roma in campionato, affinché ci permetta di non tifarla in Europa, magari facendosi superare.

Siamo a -3 dalla Roma, celebrando a sorsi di Ichnusa la sarda impresa che nel giorno della Liberazione riuscì a strappare tre punti-salvezza alla Lupa romana. Contro l’imperialismo e in favore dell’Emilia paranoica. Quella che teme e non perdona, quella che spera fino all’ultimo.

È domenica e lo sappiamo. La speranza è l’ultima a morire, chi visse sperando morì. Noi viviamo così. E tifiamo. Per la Roma, contro la Roma. Per il Sassuolo in Europa, in Conference League, magari di nuovo sui campi di una competizione continentale.

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Aspettiamo che lo United venga battuto, all’Old Trafford come all’Olimpico. Speriamo che l’undici di De Zerbi continui a macinare punti come ha fatto al Vigorito e a San Siro, contro la Fiorentina e contro la Sampdoria.

Tracanniamo Ichnusa, dicevamo, guardiamo il risultato del campo e speriamo di fare sempre il meglio. Forza Sassuolo, sempre e comunque. Noi siamo quelli che guardano solo a quel che succede sul rettangolo verde.

Non ci fregiamo del 19esimo scudetto prima della matematica, né predichiamo vantandoci dei gol di CR7, né tantomeno di numeri spropositati di Champions League conquistate. Noi siamo il Sassuolo. E nel Distretto, a modo nostro, siamo dalla parte neroverde della storia.

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