Il Sassuolo Calcio ha confermato che Stefano Piccinini ha firmato il suo primo contratto professionistico, ovviamente con lo stesso club neroverde. Difensore centrale di classe 2002, quest’anno è stato più volte convocato in prima squadra da Roberto De Zerbi e ha esordito da titolare in Coppa Italia in Sassuolo-Perugia del 4 dicembre scorso.
Questa firma è una grande soddisfazione personale: “La firma del primo contratto professionistico è stata una grandissima emozione, il raggiungimento di qualcosa. È solo il primo passo, spero ce ne siano tanti altri, tante grandi soddisfazioni. La mia famiglia lo ha vissuto serenamente, è rimasta contenta. Mi ha sempre dato una grande mano e fatto capire che i piccoli traguardi servono a costruire qualcosa di importante. La mia storia con il Sassuolo è una storia bellissima. Spero destinata a durare a lungo, e che possa togliermi grandi soddisfazioni”.
Stefano veste questa maglia da diversi anni: “Sono arrivato in Under-14 grazie a Palmieri. Spero di ricambiare la sua stima e la sua fiducia. Quest’anno è stato ottimo dal punto di vista personale. Ho esordito in prima squadra, ho avuto la prima convocazione in serie A e ho indossato la maglia della Nazionale Under-18. Spero di continuare a vestire la maglia azzurra”.
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Il ragazzo conosce già l’ambiente della prima squadra: “Con mister De Zerbi si è creato un rapporto bellissimo, di grande stima e rispetto. Lo ringrazio. Mi ha permesso di esordire in Coppa Italia. Ancora oggi non riesco a capacitarmi di quello che è successo. Devo essere molto devoto sia al mister che alla società per le soddisfazioni che mi hanno permesso di avere. I ragazzi della prima squadra mi hanno accolto sin da subito in modo bellissimo. È uno spogliatoio con tanta esperienza ma tanta qualità. Mi hanno insegnato il carattere, l’atteggiamento da avere in campo e in allenamento. Ne sono grato”.
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La sua storia parla per lui: “Ho iniziato a giocare a 5 anni nella società del mio paesino, la Reggio Calcio. A 10 anni è arrivata la chiamata del Parma, dove ho vissuto due anni bellissimi, di grande formazione. Al momento del fallimento il direttore Palmieri mi ha portato a Sassuolo, dove ho cominciato in Under-14. Il passaggio alla Reggiana è servito per completarmi, prima di tornare in Under-17 e completare il settore giovanile a Sassuolo”.
La sua avventura in neroverde è destinata a durare ancora a lungo: “Gestire calcio, scuola e affetti alla mia età non è semplice. È una questione di sacrificio e priorità. La mia famiglia mi ha permesso di studiare e giocare allo stesso tempo, ho avuto questa fortuna. Il mio sogno nel cassetto è di poter arrivare il più in alto possibile attraverso lavoro, dedizione, sacrificio ed umiltà. E quindi raggiungere alcuni traguardi e soddisfazioni che mi sono prefissato”.