La vittoria dello Spezia sul Sassuolo è stata una di quelle sfide curiose, nelle quali la formazione neroverde ha fatto decisamente meglio, senza tuttavia riuscire a ricavare granché dalle occasioni create e dal gioco messo in campo. Discorso completamente opposto per i bianconeri che – con coraggio, caparbietà e tatticità – sono riusciti a ribaltare una partita che li dava decisamente sfavoriti sin dal principio. Non hanno rubato nulla a nessuno, questo è certo.
Anzi, proprio perché la formazione di Vincenzo Italiano è scesa in campo decisa a fare il suo gioco e senza affidarsi ad un più comodo catenaccio, abbiamo potuto riscontrare anche una buona prestazione dei ragazzi di De Zerbi. Ragazzi che, soprattutto nel primo tempo hanno fatto vedere un buon calcio, che fa ben sperare – sconfitta a parte.
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Sassuolo-Spezia 1-2: non è finito niente, non è un interruttore che si spegne
È anche vero che non è ancora il Sassuolo di inizio stagione, però. Tuttavia, bisogna fare un appunto: va bene essere delusi per una sconfitta contro una squadra così tanto distanti in classifica. Non va bene però fasciarsi troppo la testa e pensare che ormai tutto è perduto.
Non è finito niente. Non è un interruttore che si spegne [citazione necessaria, sic!]. Anzi, sappiamo bene che l’aritmetica è un conto e la realpolitik calcistica un altro, ma le possibilità di tornare in Europa non è che siano completamente perdute, anzi. E la possibilità di disputare la nuova UEFA Conference League se si arrivasse sesti o settimi, aggiunge una speranza ulteriore per il futuro.
Al di là di questo, società ed allenatore sono sempre stati cauti sull’obiettivo. Il Sassuolo vuole confermare l’ottavo posto, magari migliorarlo. Dopo la tempesta torna sempre il sereno e lo sappiamo bene: non può piovere per sempre.
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