Grande vittoria neroverde che in un Mapei Stadium dalle tinte granata (e no, non erano quelle della Regia) riesce a sbancare da padrone di casa e a zittire il tifo indiavolato dei cavallucci campani: Sassuolo-Salernitana 5-0 è una partita da incorniciare e ricordare. Vediamo il perché.
Una manita che non lascia spazio a nessuna replica, la risposta speciale di Dionisi a tutte le critiche dei mesi precedenti. A partire dalla crisi di risultati (in realtà 3 pareggi e una sconfitta). E poi dall’assenza di Berardi. Anche senza Mimmo il Sassuolo gira e gira alla grande, con un Laurienté mattatore che riesce a farci capire che non c’è niente da temere. La firma su questo 5-0 non è solo dei suoi giocatori, ma è proprio sua, dell’allenatore neroverde.
Leggi anche > LE NOSTRE PAGELLE DELLA MANITA NEROVERDE CONTRO LA SALERNITANA
Sassuolo-Salernitana 5-0: tanta carne al fuoco, tanta roba da ricordare
La carne al fuoco è tanta però. E i gol di un comprimario come Harroui, di un giocatore che aveva alternato prestazioni ottime ad altre dubbie come Thorstvedt, quello di un esordiente in neroverde come Antiste e il rigore realizzato da un Pinamonti (qui le sue parole dopo la partita) che riesce a sbloccarsi dopo cinque giornate dal suo unico altro gol non fanno che andare a favore della politica e delle scelte del tecnico senese.
Siamo a pari punti con l’Inter prima dello scontro diretto di sabato prossimo, a ridosso delle altre grandi. Farne 5 forse è stato troppo, anche perché la Salernitana di quest’anno ha già saputo dimostrare la sua garra. Ora si rischia di montarsi la testa?
Forse no. Festeggiamo i tre punti e il ritorno in campo di Pedro Obiang 504 giorni dopo. Tutto il resto si vedrà a tempo debito.