Sassuolo-Roma 0-0 sfata finalmente un tabù che i neroverdi si trascinavano dietro sin dalla loro prima apparizione in serie A. All’epoca era tutto un po’ diverso, è trascorsa un’intera epoca calcistica.
Nel 2014 il Sassuolo aveva Di Francesco in panchina e uomini come Zaza, Floccari e Sansone… La Roma era quella di Rudi Garcia, c’era ancora Totti (e anche De Rossi) e sembrava essere in grado di giocarsi lo scudetto con la Juve di Conte.
Leggi anche > LE PAGELLE DI SASSUOLO-ROMA
Dopo cinque anni tutto ciò semplicemente non c’è più. Di Francesco, che sembrava essere riuscito a far fare il salto di qualità alla Lupa con la semifinale di Champions, è stato allontanato dalla panchina giallorossa. E il ritorno di Ranieri non è riuscito a far prendere loro l’ultimo tram per l’Europa che conta. Al Sassuolo è nel frattempo arrivato De Zerbi (dopo Bucchi e Iachini), dando alla squadra un’impostazione completamente diversa ma dai risultati alternanti.
Leggi anche > ROGERIO: “ABBIAMO DIMOSTRATO DI ESSERE IN GRANDE FORMA”
Sassuolo-Roma 0-0: una mezza svolta
In ogni caso, una squadra contro cui non si è mai riusciti a vincere in assoluto né (fino a ieri) a fare punti in casa è senza ombra di dubbio la bestia nera dei neroverdi. Questo punto, dunque, più dannoso a loro che utile ai nostri, suona come una mezza svolta. L’antipasto della prossima stagione. Il segno che la storia (che si costruisce giornata dopo giornata) può cambiare. Basta volerlo.
Leggi anche > DE ZERBI: “POTEVAMO ANCHE VINCERE. CHIUDIAMO CON UN PO’ DI AMARO IN BOCCA”
Il Sassuolo ha tenuto e ha rischiato anche di vincere. Un vorrei ma non posso, talvolta, che però si è trasformato in un convinto ‘famoje vede‘ quando la Roma ha spinto per sbloccare la gara (in verità per 10 minuti o poco più).
Un bel ricordo e una speranza dopo il primo punto strappato alla Roma al Mapei Stadium
Alla fine non ci resta altro che un bel ricordo e una speranza. D’altronde da giugno bisognerà dare del nostro meglio col mercato. Tornerà Boateng e forse anche Letschert, Goldaniga e Cassata. Ma è su chi andrà via che dovremo stare attenti.
Leggi anche > CONSIGLI: “GRAN PARTITA, PECCATO NON AVER FATTO GOL”
Perché la costruzione di un progetto è fatta anche di questo, di uomini attaccati alla maglia pronti a mettersi in gioco per obiettivi sempre maggiori. Se il progetto avrà successo, quegli obiettivi potranno giocarseli da noi, senza cercare fortuna in casa di chi la storia l’ha già costruita.
Leggi anche > DJURICIC: “PAREGGIO GIUSTO, PECCATO NON AVER FATTO GOL”