Dopo la caduta di Frosinone, il Mapei Stadium è stato teatro di un Sassuolo-Juventus 4-2 inedito e decisamente insperato da parte dei tifosi neroverdi. Ma era quello di cui avevamo bisogno.
Il motivo? Nelle prime quattro giornate, la formazione neroverde ha subito tre sconfitte e realizzato una vittoria, contro l’Hellas Verona. Che, con tutto il rispetto, non è la Juve. Nelle altre tre, sono arrivate tre sconfitte contro Atalanta, Napoli e Frosinone. Serviva misurarsi contro qualcuno di diverso per dimostrare una cosa: il Sassuolo c’è, esiste, ed è una formazione pronta a dare battaglia per dire la sua.
Non è quella squadra allo sbaraglio che in tanti immaginavano dopo addii importanti come quelli di Maxime Lopez e Frattesi. E lo dimostra il fatto che Matheus Henrique e Boloca si sono presi il centrocampo e lo fanno sempre di più ogni giorno che passa. Sembrano dare già molta sicurezza là in mezzo.
E contro i bianconeri si è vista anche una certa solidità difensiva, anche da parte di chi a Frosinone è parso spesso in difficoltà come Tressoldi.
E, soprattutto, non mancano i gol. Il Sassuolo ha segnato 9 reti in tre partite, una media di tre a giornata. Contando anche le prime due nelle quali non lo ha fatto, sono 1,8 a giornata. Una media incoraggiante. Anche perché, oltre al solito Berardi, quest’anno ha cominciato a segnare con continuità anche un certo Pinamonti. Siamo alla quinta giornata e tra campionato e coppa ha già messo a segno 5 gol. Tanti quanto quelli segnati lo scorso anno in tutta la stagione.
Quindi, adesso, c’è da andare a San Siro, approcciare con rispetto una gara tosta come quella con l’Inter. Nel caso, anche prepararsi a un risultato diverso. Quello che deve rimanere saldamente incollato nella nostra testa, però, è che il Sassuolo c’è e sa giocare al calcio: il 4-2 contro la Juventus lo dimostra.