Sassuolo-Inter 0-3 è stata la prima sconfitta stagionale per i neroverdi, un match duro contro un avversario ostico. Il Sassuolo, forse assuefatto dalla lunga striscia positiva e stordito dal poco ossigeno dell’alta classifica, ha ceduto il passo a una formazione nerazzurra che tutti descrivevano come in crisi.
Antonio Conte ci ha abituato a saper rinascere anche quando pare spacciato. Figurarsi quello che è capace di fare quando spacciato non è assolutamente.
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Sassuolo-Inter 0-3: una giornata no per tutti
Ma torniamo in casa nostra. Giornata no, dicevamo. E non solo per gli errori individuali di Chiriches, roba dovuta a scelte errate che si fanno in millesimi di secondo e ad una forma non eccezionale del rumeno (che, per inciso, speriamo possa recuperare il prima possibile).
La giornata no per la difesa ha coinciso con la giornata no per l’attacco, molle e opaco, capace di arrivare davanti ad Handanovic ma mai di metterlo in difficoltà.
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Cosa è mancato nel match del Mapei Stadium?
Detto questo, è mancato il Sassuolo che ha vinto a Verona e soprattutto a Napoli, quello che ha rimontato con Bologna e Torino. E non solo perché di fronte c’era un avversario di grande valore, ma soprattutto perché il potenziale (enorme) di questa squadra non sempre si traduce in prestazioni corrispondenti.
Può essere solo un calo di concentrazione, succede. Il calendario inclemente ci consente di fare una prova del nove già alla prossima giornata, all’Olimpico, in un match storicamente negativo per i neroverdi. Là bisognerà dimostrare che il carattere lasciato a casa contro l’Inter calza ancora su misura e veste di neroverde.
