Dopo la retrocessione in Serie B della prima squadra e la vittoria del campionato della Primavera, anche per il Sassuolo Femminile è giunto il momento di tirare le somme della stagione. Un’altra grande stagione. Le neroverdi, infatti, hanno chiuso il proprio campionato al quarto posto, sognando anche un piazzamento Champions fino alle ultime giornate. L’ottimo campionato, però, viene leggermente oscurato dall’addio di Gianpiero Piovani, che lascia il club emiliano dopo sei anni alla guida della prima squadra. Un nuovo ciclo è pronto a cominciare.
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Rispetto alla passata stagione, nella quale le neroverdi conclusero al sesto posto dopo aver disputato la Poule Salvezza, quest’anno la musica è cambiata notevolmente. “Questa squadra ha solo bisogno di tempo per crescere”, continuava ad affermare mister Piovani nella passata stagione: e alla fine ha avuto ragione lui. Al di là di Roma e Juventus, che in questo momento rappresentano l’eccellenza del calcio femminile italiano e sono di un altro livello, il Sassuolo ha sempre dato filo da torcere a tutte le altre squadre, Fiorentina e Inter in primis, club quest’ultimo al quale ha soffiato il quarto posto nello scontro diretto della penultima giornata. Dopo la rivoluzione della passata stagione, quest’anno sono stati fatti investimenti mirati per alzare il livello della squadra. Ma anche alcune scommesse, che a fine anno possiamo tranquillamente dire avere ripagato.
La scelta di Durand e una difesa di ferro
La prima grande novità della stagione è sicuramente rappresentata dall’innesto di Solène Durand, arrivata dal Guingamp dopo aver giocato il Mondiale con la Francia. Dopo un iniziale ballottaggio con Kresche, Piovani ha deciso di affidare la porta neroverde a lei, che ha concluso la stagione con 9 clean sheets e vincendo anche il premio di miglior portiere della stagione. Risultato ottenuto grazie anche alla linea difensiva, confermata in blocco rispetto alla passata stagione con la continua crescita di Orsi, Filangeri e Pleidrup e il grande apporto di Philtjens, ormai un pilastro fondamentale del club. Da non sottovalutare gli innesti di Passeri e Simon, che hanno ben figurato. Così come Santoro, rientrata in neroverde dopo la parentesi Parma. Un pacchetto difensivo di tutto rispetto, che ha saputo dare filo da torcere a tutte le attaccanti del campionato.
Solidità e fantasia: palla a centrocampo e attacco
Come detto all’inizio, questa squadra andava puntellata in tutti i reparti e così è stato fatto sia a centrocampo che in attacco. L’innesto di una grande giocatrice come Missipo e la scelta di Prugna (grande rivelazione della stagione con tanto di chiamata in Nazionale da parte del CT Soncin), hanno permesso alle neroverdi di aumentare fisicità e tecnica a centrocampo. Senza assolutamente dimenticare l’acquisto di Zamanian, che però si è vista a tratti a causa di un infortunio. L’unico grande rammarico, forse, è rappresentato dalla presenza discontinua di Jane, che avrebbe potuto dare ulteriore creatività alla mediana di Piovani. Menzione d’onore a Pondini e Brignoli (in bocca al lupo per il recupero!), ormai una costante delle stagioni neroverdi. Giusto sottolineare anche l’impiego di Poje Mihelic, che di recente si è raccontata in esclusiva alla nostra redazione.
Dopo le cessioni dell’estate, in attacco la dirigenza neroverde ha voluto puntare sulla freschezza di Chiara Beccari, unita alla classe e all’esperienza di Daniela Sabatino e Lana Clelland, entrambe mattatrici della stagione. La vera sorpresa, però, è stata Loreta Kullashi, acquisto in sordina del direttore Alessandro Terzi che però si è rivelata essere una grande attaccante: 7 gol e 4 assist per lei, risultando quasi sempre decisiva. Stagione positiva anche di Valeria Monterubbiano, sempre presente quando chiamata in causa. E poi c’è Sciabica. Talento generazionale che è cresciuta anno dopo anno ed è pronta per fare il grande passo: la titolarità fissa in questa squadra.
Un cerchio che si chiude: grazie mister!
Ultimo, ma non meno importante, è stato l’apporto dato da mister Piovani, ancora una volta saldo alla guida di questo fantastico gruppo di ragazze. Se nella passata stagione qualcuno ha dubitato della sua bravura, quest’anno ha fatto ancora una volta vedere il proprio valore, salutando la stagione in crescendo e chiudendo di fatto il cerchio di una bellissima storia durata ben sei anni. Nel mondo del femminile non è mai facile rimanere per così a lungo su una panchina, ma ancora una volta l’investitura fatta dalla società ha portato i frutti desiderati: tra la passata stagione e quella appena chiusa c’è stata una crescita di tutto il gruppo che ha riportato il Sassuolo meritatamente nelle zone alte della classifica. Ulteriori parole non basterebbero per ringraziare un allenatore che ha fatto la storia del Sassuolo Femminile. A lui e al suo staff un grande in bocca al lupo in attesa della prossima avventura!