Mai sottovalutare l’avversario. Si tratta di una regola d’oro della quale bisognerebbe più volte fare tesoro. Specie quando si tende a subire rimonte. Ogni volta che il Sassuolo sembra aver imparato la lezione qualcosa va storto. E stavolta gli uomini di Di Francesco pagano un prezzo alto, ritrovandosi fuori dalla Coppa Italia dopo soltanto una partita giocata.
Il Cesena è stato capace di eliminare, di fila, Arezzo, Ternana, Empoli e Sassuolo. I romagnoli sono una squadra che nel campionato di B sta stentando e che lotta per non retrocedere in Lega Pro, che in trasferta non vinceva dal 29 novembre: guarda caso quando espugnò a sorpresa il Castellani, mandando a casa un’altra squadra di serie A.
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Il Sassuolo si trova in vantaggio dopo solo quattro minuti. Da calcio d’angolo, Agazzi respinge un tiro di Politano, ma Pellegrini è lì, rapace, e la mette in rete. Poi, sembra ordinaria amministrazione. E invece no. Il Cesena ci prova e Antei tocca il debuttante Cocco in area: rigore per il Cesena. Forse l’attaccante bianconero aveva accentuato la caduta e sul penalty resta più d’un dubbio. Ma il calcio non si fa con i “forse” e dal dischetto Ciano non sbaglia.
Ma se una cosa va male, può andare anche peggio e, all’85’, tocca all’ex di turno: pescato da Balzano, Karim Laribi insacca Pegolo e porta i romagnoli in vantaggio. Quattro fatali minuti di leggerezza. Signore e signori, il pronostico era sbagliato: ai quarti ci va il Cesena.
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Pegolo, purtroppo, ha subito due gol senza poter far nulla, dopo una partita trascorsa senza alcuna parata. Spento Defrel, che aveva sostituito un Iemmello particolarmente sprecone. Maluccio anche Ragusa e Adjapong, mentre il giovane Dell’Orco si è dimostrato capace di alternare qualità ed imprecisione fatale.
Intanto è finita così. Tutto male, sembra. Fuori dalla Coppa Italia, ora bisogna concentrarsi solo e soltanto sul campionato. Risalire quella dannata classifica il più possibile e mettere a tacere tutte le perplessità che, di volta in volta, non stentano ad emergere.