Sassuolo-Catania 2-1 non è stata altro che una fatica immane. L’esatto contrario del buon vecchio mantra utilitaristico. Perché che non sarebbe stata una passerella lo sapevamo tutti. Ma che per ottenere il minimo risultato servisse il massimo sforzo proprio non ce lo aspettavamo.
Eppure sembrava essersi messa in discesa dopo il gol di Matri. Già ridacchiavamo, aspettandoci una Ternana-bis. E allora il Sassuolo ha concesso sempre di più agli avversari, che hanno preso coraggio e prima sono riusciti a pareggiare e poi hanno messo più volte in difficoltà la difesa. Tanto è vero che si è rischiata seriamente la beffa oltre il danno dell’eliminazione.
Leggi anche > LE PAGELLE DI SASSUOLO-CATANIA 2-1
Sassuolo-Catania 2-1: qualcosa non c’era
Qualcosa non andava, evidentemente. Nella mentalità di alcuni singoli, Peluso in testa, pur concedendo al buon Federico l’attenuante di essere rientrato dopo un lungo infortunio. Maluccio anche il duo di centrocampo Magnanelli-Locatelli, nonostante il gol del giovane dell’Under-21.
Davanti, invece, Brignola e Trotta (entrambi all’esordio stagionale dal primo minuto) hanno cercato di dare il massimo per dimostrare di valere una maglia da titolare. L’ex Crotone c’è riuscito, mettendo in piedi una prestazione convincente, il giovane sannita un po’ meno, sprecando frettolosamente molti palloni.
Plauso grande invece al Catania, che francamente avrebbe meritato la qualificazione. Contenti per esserci riusciti quindi, ma sappiamo già che il campanello d’allarme è suonato. Se a Napoli ci si presenta così, i partenopei ci si mangeranno come una pizza a portafoglio.
Leggi anche > LOCATELLI: “MAI CREDUTO DI NON FARCELA”