Ieri partita da dimenticare. Il Sassuolo cade in casa contro un modesto Bologna, ribaltando l’assioma del Mapei Stadium come fortino. I neroverdi sono ormai incapaci di vincere una partita in casa: l’ultima rimane quella contro il Palermo del 15 gennaio. Poi quattro sconfitte di fila, cinque se contiamo quella di Coppa Italia contro il Cesena.
Niente di esaltante, dunque. Pive nel sacco e ritorno a Sassuolo con qualche lacrima ma con la sufficienza di chi considera il discorso salvezza già archiviato. Il Palermo ha meno della metà dei punti dei neroverdi e in mezzo ci sono altre quattro squadre, ma la sentenza matematica, ovviamente, manca ancora.
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Dopo Crotone credevamo fosse difficile replicare una partita della stessa bruttezza. Ci sbagliavamo. Il primo tempo è stato uno spettacolo impietoso, con le due squadre che non hanno assolutamente brillato. Meglio la ripresa, con Politano e Berardi vicini al gol.
Poi, nel miglior momento del Sassuolo, al primo tiro in porta è arrivata la mazzata rossoblù. Destro batte Consigli, chiudendo la sua crisi personale e quella della sua squadra. Al 90′ il Sassuolo ha avuto anche l’occasione di pareggiarla, con un tiro di Acerbi deviato in angolo da un miracolo di Mirante.
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Pallino del (sicuramente non bellissimo) gioco in mano neroverde, questo è certo. Ma Aquilani non in palla e un Pellegrini sotto tono non aiutano. Se poi aggiungiamo che Berardi e Politano non hanno certo brillato ci resta poco. Giusto Duncan e il solito Acerbi, spesso in salita a fare da attaccante aggiunto.
Ora, bisognerà affrontare le avventure romane. Domenica ci sono i giallorossi all’Olimpico e dopo la pausa la Lazio al Mapei Stadium. Come ha detto il mister, bisogna rimanere concentrati e mettere in pratica quello che si sa fare. Per tentare di concludere il più in alto possibile.