Sassuolo-Atalanta 0-2: un risultato che ci fa male al cuore. Parecchio. Poco prima che De Ketelaere si sbloccasse e segnasse il gol di vantaggio dell’Atalanta, noi tifosi del Sassuolo stavamo tutti sperando che lo 0-0 potesse reggere fino alla fine. E invece no.
E va bene festeggiare la rinascita di un giocatore dato per finito dopo la deludente stagione milanese, per i nerazzurri però. Noi qui si riflette sull’altro lato della barricata, quello sconfitto.
Le differenze si sono viste innanzitutto nella panchina. Da quella dell’Atalanta sono entrati giocatori affermati come il belga e gli ex Scamacca e Zortea. Da quella del Sassuolo, su cinque cambi, quattro sono stati novità assolute o quasi della Serie A. Senza nulla togliere a promesse come Filippo Missori, Kevin Miranda, Cristian Volpato e Samuele Mulattieri. Faranno tutti grandi cose, si spera. Ma è il paradigma a cui dovremo abituarci quest’anno, quello della rifondazione (anche in attesa di quello che accadrà nella questione Berardi), quello delle scommesse.
Ma la colpa non va tutta all’inesperienza, anzi. Poco si è visto anche da chi in Serie A e in neroverde ci bazzica da anni. Con le solite eccezioni dei giocatori di un’altra categoria, come Laurienté e Lopez. Siamo ancora al calcio d’agosto, con una rosa incompleta e incertezze su chi resterà e chi no. Ma questo vale un po’ per tutti.
Si paga dazio, quindi, in attesa della bolgia del Maradona, in cui il Napoli campione d’Italia già in fomento dopo la vittoria a Frosinone giocherà per la prima volta in casa con lo Scudetto cucito sul petto. Al Mapei Stadium, secondo anche le dichiarazioni di Dionisi, i neroverdi sono stati assenti giustificati. In attesa di rifarsi.