venerdì , 14 Marzo 2025

Raspadori: “Mi ispiro ad Aguero ed Eto’o, De Zerbi mi aiuta sotto tutti i punti di vista”

Intervistato da Nero&Verde su TRC, Giacomo Raspadori ha svelato gran parte di sé, delle sue emozioni e della sua lunga storia d’amore con il Sassuolo.

Sta giocando tanto: “Essere in una società così ti rende orgoglioso e ti spinge a fare ogni giorno di più. Questo è un piccolo traguardo. Tutto questo lo devo al mister e alla società, che hanno dimostrato di avere grande fiducia nei miei mezzi e in me come persona e giocatore. Nemmeno io mi sarei aspettato di giocare così tanto. Ho avuto tante occasioni per mettermi in mostra, sono contento. Dal punto di vista mentale ed emotivo passare in prima squadra ti fa capire che non è un punto di arrivo ma un punto di partenza. Ti fa capire che ogni cosa devi sudartela. Cambia l’intensità, cambia tanto soprattutto a livello mentale. Posso dire di essere cresciuto insieme alla società. Eravamo in B quando sono arrivato. È emozionante pensare a tutto questo”.

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Giacomo parla del suo inizio: “Volevo seguire le orme di mio fratello, ho cominciato così. Facevo avanti e indietro da Bologna ma qui mi sono sentito subito a casa. È il posto giusto, con le persone giuste, l’ambiente familiare. Eto’o è il giocatore simbolo, il giocatore che più mi ha colpito. Un leader silenzioso, che in campo trasmetteva energia e passione ai compagni. Oggi il mio riferimento è Aguero, mi piacerebbe essere associato a lui per le qualità tecniche e tattiche, ma anche per il suo stile di gioco. Penso che mi appartenga”.

De Zerbi ha un ruolo di primo piano: “Il gioco del mister è un gioco particolare, molto bello. È un gioco che avvantaggia. Nelle giovanili ho fatto la punta centrale. Mi piace molto fare anche l’esterno o il trequartista. Mister De Zerbi è molto bravo nell’aiutarci sotto tutti i punti di vista: tecnico, tattico e motivazionale. Il suo pensiero e la sua filosofia di calcio è molto adatta a un giocatore come me. Questo mi aiuta tanto. Il suo calcio non è semplice, va capito. Per noi attaccanti è importante saper alternare le fasi, andare in profondità, cucire il gioco, reggere in tutti i momenti della partita. Bisogna avere la mente aperta”.

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I compagni non scherzano: “Giocare con Ciccio Caputo è una grande fortuna sia dal punto di vista calcistico che umano. È in grado di insegnarmi tante cose. Oltre ai movimenti senza palla mi insegna come ci si concentra. Anche gli altri compagni sono molto forti, io cerco di prendere spunto da tutti”.

Infine un commento sia a livello personale che di squadra: “Fare gol è una gioia incredibile. È benzina, dà energia, dà la forza per prendere fiducia anche durante la partita. Siamo qui, insieme da tre anni, ci sta dando vantaggi e ci fa continuare a crescere senza sentirci arrivati. Ogni giorno vogliamo mettere qualcosa in più. Il Sassuolo deve lavorare ogni giorno, pensare partita per partita. Poi quello che succederà, succederà”.

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foto: Diretta.it

Riguardo Giuseppe Guarino

Giornalista beneventano ma neroverde, mancino e grafomane. Sempre attento a tutto ciò che gli cambia attorno, ma con leggerezza. Prova a dare la sua visione sul mondo del Sassuolo

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