E’ festa grande in casa Sassuolo Primavera: l’Under 19 neroverde ha conquistato il traguardo dei playoff con una giornata d’anticipo, in virtù della vittoria per 3-1 ai danni della Fiorentina. Al termine della partita, mister Emiliano Bigica ha commentato il raggiungimento di questo obiettivo per il secondo anno di fila.
Sui playoff: “Avevamo l’obbligo di vincere per sperare nella matematica già oggi. E’ andata bene, così è stato: sappiamo quanto abbiamo lavorato da luglio per raggiungere questo obiettivo. Avremmo messo tutti la firma per essere alla penultima partita a giocarci un posto nei playoff con il destino nelle nostre mani. Grandissima soddisfazione e gratificazione per i ragazzi, per noi dello staff e per tutta la famiglia Sassuolo. Di fronte avevamo una squadra che, seppur non abbia più nulla da dire al campionato, ti mette in difficoltà perché ha qualità, gamba ed è ben allenata. Complimenti ai miei ragazzi, a tutto lo staff e a tutti coloro che hanno lavorato per questo obiettivo, dai magazzinieri alle signore della lavanderia”.
Sulle finali al Viola Park: “Nel momento in cui hanno ufficializzato la sede, ho chiesto ai ragazzi di farmi questo regalo. Lì sono a casa mia: il Viola Park è un teatro bellissimo per le finali, così come lo sono stati per tanto tempo il Ricci ed il Mapei Stadium. Ci prepariamo all’ultima partita con il Genoa, a recuperare la condizione fisica di qualche giocatore importante come Kumi, Leone e Bruno. Ci godiamo questo bel risultato: raggiungerlo per due volte di seguito è qualcosa di eccezionale”.
Sul ruolo del Sassuolo ai playoff: “Spesso abbiamo recitato il ruolo da protagonisti, altre volte abbiamo concesso troppo tempo e l’abbiamo pagata a caro prezzo. Il Sassuolo è una squadra che deve crescere soprattutto mentalmente: dal punto di vista tecnico-tattico, i giocatori di Primavera 1 sono preparati. Prima capiscono questa cosa individualmente, e prima di conseguenza la squadra cresce. L’anno scorso abbiamo sbagliato 2/3 partite, quest’anno ne abbiamo sbagliate di più pagando a caro prezzo momenti di disattenzione che possono capitare in una gara. Inter e Roma le favorite? Sì, sono due squadre con giocatori abituati alla categoria, 2004 che fanno la differenza. Hanno le giuste componenti per potersela giocare, con le outsider che entreranno nei playoff a provare a darle noia”.