In vista della 24a giornata di campionato, quando l’ospite del Sassuolo sarà il Chievo Verona di Maran, ha parlato ai microfoni di SassuoloChannel il difensore neroverde Federico Peluso: ecco le sue parole.
“Chievo? L’affronteremo come sempre, lavorando in settimana su noi stessi, che è il metodo più efficace. Stiamo ritrovando risultati e condizione: al di là della Juve, abbiamo ottenuto tre vittorie ed un pareggio. Era ciò che dovevamo fare e lo stiamo facendo, dobbiamo riprendere il cammino e lavorare per arrivare pronti alla partita di domenica. I precedenti con i gialloblu non ci sorridono, ma ogni partita ha una storia a sé e giocare pensando al passato è un errore. Il Chievo è noto per essere un gruppo esperto, che prende pochi gol e fa giocare male le avversarie; speriamo che questo ritorno sia più spettacolare dell’andata”.
“Difesa? Viene oltremodo condannata quando vengono subite reti e viene altrettanto osannata quando, invece, la porta resta inviolata. Io penso che si debba guardare al reparto e non ai singoli, per noi la retroguardia può essere un valore aggiunto. Infortuni? Sono tornati elementi importanti come Berardi e Duncan che stanno dando la possibilità al mister di avere più scelte. Dispiace solo che ai recuperi si sono aggiunte altre defezioni. Magnanelli? E’ il nostro capitano e guida, è il giocatore da più anni in neroverde dopo Pomini, perdere lui e Biondini è stato duro da metabolizzare. Entrambi sono fondamentali sia dentro che fuori dal campo; sono sicuro che al rientro in campo saranno ancora più forti. Per fortuna, il mercato ci ha portato un elemento di esperienza come Aquilani“.
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“Obiettivo? Ad oggi, è quello di rientrare tra le prime 10 in classifica; già ci dovremmo essere, perché i punti sul campo sono 30 e non 27. Vedremo poi, di domenica in domenica, l’evolversi della situazione. Genoa? E’ una vittoria che restituisce consapevolezza, ma non sottovaluterei i successi precedenti: in Serie A nessuna partita è vinta in partenza, soprattutto con squadre all’ultima spiaggia che mettono tutto sul terreno di gioco. Stiamo crescendo a partire dal lavoro quotidiano, trascurato nei primi mesi a causa della doppia competizione che ci siamo goduti fino all’eliminazione; adesso i risultati ci stanno sorridendo. L’Europa League ci ha tolto tantissime energie, fattore che, per una società non abituata come il Sassuolo, può avere inciso sull’eliminazione finale. L’esperienza in Europa, però, è stata bellissima”.