L’annuncio di Oreste Vigorito di non voler iscrivere il Benevento Calcio al prossimo campionato di Serie B sta facendo davvero scalpore. Il numero uno del club sannita ha annunciato di voler rimettere il titolo sportivo nelle mani di Clemente Mastella, sindaco della città.
“Il presidente Oreste Vigorito comunica alla città, alla tifoseria, alle Istituzioni e a tutti quelli che in questi anni di meravigliosa esperienza lo hanno accompagnato che nei prossimi giorni chiederà un incontro con il sindaco della città, Clemente Mastella, al fine di consegnare nelle mani dello stesso il titolo sportivo del Benevento Calcio non avendo la volontà di iscrivere il club al prossimo campionato. Nulla potrà cancellare gli anni vissuti, il ricordo e l’affetto ricevuti dalla città e dall’intera provincia ma è arrivato il momento di mettersi da parte lasciando ad altri il compito di tenere in alto il nome del Benevento Calcio”, si legge nel comunicato del club.
L’uomo che ha quindi contribuito alla storica prima promozione in B del Benevento e poi alle due promozioni in serie A (tra le quali la vittoria del campionato 2019-2020 con record di punti), annuncia di lasciare il calcio in seguito all’esposizione di uno striscione da parte di uno dei gruppi ultrà della curva giallorossa, sul quale era scritto: “A parte le minacce, a parte la categoria, Oreste vattene via!”.
Si tratta di una triste decisione, soprattutto in seguito al buon progetto del club campano, che negli ultimi anni lo ha portato ad essere per due volte una squadra di serie A e, altrimenti, una formazione sempre in lotta per la promozione. La scelta, che ha lasciato sotto shock l’intero Sannio, sconvolge soprattutto per i termini nei quali è avvenuta. Il Benevento di Vigorito è una di quelle società che possono rappresentare un modello virtuoso nel calcio professionistico italiano. L’addio al calcio di una figura onesta e appassionata come Oreste Vigorito non può essere una buona notizia per questo sport.