articolo di Giovanni Pio Marenna
A sorridere nei big-match di giornata stavolta è l’unica che, fino a qualche settimana fa, big non era più considerata. Quella Lazio un po’ così, un po’ sorniona e un po’ poco sarriana, che ne rifila 3 all’Inter di Inzaghi, rimandata a settembre, anzi no a domani sera, alla gara casalinga contro la Cremonese che ha ceduto all’intensità travolgente e spettacolare del Toro di Juric. Con un Felipe Anderson in grande spolvero, alla Lazio di Sarri l’anno scorso mancò proprio quel tocco magico di sarrismo capace di trainare fantasia e creatività di gioco e convincersi che poteva stare con le altre. Vedremo se, in tal senso, ci sarà anzitutto continuità nelle prestazioni e poi nel gioco. La trasferta con una Sampdoria affamata di punti (mandata a dormire con un poker senza attenuanti a Salerno) sarà un ottimo banco di prova.
5 CITTA’ IN TESTA. Dopo tre giornate, in testa ci sono sei squadre e cinque città (Milano, Torino, Bergamo, Roma e Napoli). Non succedeva dal 1973-74 (campionato a 2 punti), quando in testa c’erano addirittura sette squadre a 4 punti. Il Milan sfracella il Bologna (19 i tiri in porta dei rossoneri), ritrova un immenso Leao e tiene il passo di una Roma decimata dagli infortuni considerevoli di Wijnaldum e Zaniolo, ma non arrendevole e mai doma. Il punto a Torino contro la Juventus, ma probabilmente la stessa testa della classifica, con 3 gol fatti e 1 subìto, in questo momento vale oro rarissimo per i giallorossi. Frena la sua rincorsa il Napoli, di fronte aveva una barriera corallina viola pungente e altrettanto bella da poter far male. La Fiorentina di Jovic e del neoacquisto Barak ha tenuto testa al Napoli in una gara ruvida, divertente e imprevedibile allo stesso tempo.
SENZA BOTTINO PIENO, MA CON UNA CERTEZZA. Era dal 2011/2012 che non accadeva di non avere nessuna squadra a punteggio pieno dopo 3 giornate. Segno di un campionato in cui, se fino a pochi mesi fa abbiamo potuto godere combattuto fino all’ultima giornata, i colpi di scena non mancheranno. E non sono iniziati a mancare già in questa. Il Sassuolo sprecone e un po’ superficiale non va oltre il pari con lo Spezia, l’Atalanta passa corsara a Verona e il Lecce sembra rigenerato nell’entusiasmo dagli ultimi acquisti, pareggiando con uno Strefezza in formato super contro l’Empoli. Insomma il lungo viaggio che porterà alla lunga pausa di novembre e dicembre, per il Mondiale in Qatar, è più che mai iniziato. Chi racimolerà più punti possibili fino ad allora, sarà già ad un ottimo punto. Non sapendo l’immediato post-Mondiale cosa riserverà alle squadre. E d’altronde ogni singolo viaggio verso qualcosa comincia sempre con un primo, piccolo, passo. Sono i corsi e i ricorsi della famosa storia della formica e della cicala.