Maxime Lopez ha parlato ai microfoni di Inside Serie A, parlando di sé e della sua avventura in neroverde: “I centrocampisti in Italia hanno l’opportunità di crescere molto, vedi Lobotka, Bennacer, e altri giocatori come loro che adesso giocano sempre. Il nostro ruolo è dietro le quinte perché rispetto agli attaccanti facciamo meno gol e meno assist. Io sono diventato un centrocampista difensivo, imposto la manovra da dietro ma devo far sì che la squadra resti bilanciata, spesso non sei sotto i riflettori ma è un ruolo fondamentale“.
Poi parla dell’Italia: “Prima di arrivare in Serie A avevo un’idea sbagliata del calcio italiano, nonostante tutti mi dicessero che il campionato è molto tattico perché questa è una caratteristica del calcio italiano, sono rimasto sorpreso da quanto sia tattico ma è anche vero che fuori in troppi pensano che qui si giochi solo con il catenaccio ma se guardiamo al modo di giocare delle squadre in questa stagione è totalmente diverso: pochissimi club stanno dietro ad aspettare senza giocare. Poche settimane fa abbiamo affrontato lo Spezia che sono più indietro in classifica rispetto a noi, eppure giocavano senza paura, uscendo dal basso, e per me vuol dire che il campionato è totalmente cambiato e ora è a livelli altissimi“.
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E dei due allenatori che ha avuto a Sassuolo: “Di De Zerbi mi ha sorpreso molto il suo modo di allenare e di prepararci le partite, le cose in partita ci venivano a memoria. Poi è venuto Dionisi che ha creduto in me sin da subito e ho giocato quasi tutte le partite e quasi tutti i minuti“.
Poi del gol alla Juve della scorsa stagione: “Quella partita è stata speciale perché abbiamo tirato fuori una grande performance contro un top club e il gol allo scadere è stata la ricompensa per gli sforzi della squadra, quello è il mio gol preferito perché segnare all’ultimo minuto in quello stadio è speciale ed è senza dubbio il mio gol numero uno. Quest’anno non ho ancora segnato ma da quando sono diventato professionista ho sempre segnato e spero di riuscire a fare in tempo anche in questo campionato“.
E poi della stagione, a partire dal brutto girone di andata: “In quel momento della stagione eravamo diciassettesimi ma è lì che siamo diventati squadra, che è la cosa più importante nel calcio e i risultati si sono visti: abbiamo battuto Milan e Atalanta, abbiamo vinto in casa della Roma. Il sogno per il Sassuolo sarebbe giocare in Europa, sarebbe veramente fantastico“.