Meglio un pareggio che una sconfitta. Affermazione ovvia, ma neppure troppo se si analizza Sassuolo-Atalanta, una partita dai mille volti in cui i neroverdi hanno fatto vedere cose buone e cose che si preferirebbe non rivedere. Pronti, via, ed è la squadra di Di Francesco a prendere in mano il pallino del gioco procurandosi, con Missiroli, un rigore che vede Sansone dirigersi sul dischetto. Nulla di fatto: Sportiello respinge e si rimane sullo 0-0. Nel nome della classica tradizione “gol sbagliato, gol subito”, ecco Pinilla inventarsi una strepitosa rovesciata e mettere in rete. Gesto atletico che già si è visto, allora con autore Denis, proprio in Atalanta-Sassuolo lo scorso aprile: ancora una volta scarsa opposizione di difensori neroverdi e Consigli battuto.
Tempo una decina di minuti e i neroverdi trovano il pareggio con una sassata da fuori area di capitan Magnanelli, che la mette all’incrocio firmando il suo secondo gol in serie A. Poi uno sciagurato retropassaggio di Peluso porta di nuovo avanti gli uomini di Reja, ancora con Pinilla, che da vero rapace d’area non getta al vento un regalo di tale portata. Neroverdi di nuovo sotto, ma per fortuna c’è Floro Flores, al terzo gol in campionato e al quarto in altrettante partite ufficiali se contiamo anche la Coppa Italia.
Nella ripresa la partita si incattivisce: Pinilla si fa espellere e il Sassuolo non sfrutta a sufficienza la superiorità numerica. Dal canto suo l’Atalanta si chiude a riccio nella propria metà campo ma negli ultimi minuti cerca il colpaccio e per poco non lo trova: Vrsaljko sbaglia un aggancio e si vede costretto ad atterrare Maxi Moralez in area. Il terzino croato, come se non bastasse, viene espulso e rimane ai bordi del campo per assistere alla massima punizione che potrebbe significare sconfitta. Ma così non è: Consigli riesce a sventare il tiro dello stesso Moralez. L’incontro finisce così in parità: la sensazione di scampato pericolo, unita alla grinta della squadra, capace di recuperare due volte lo svantaggio, rischia però di mettere in secondo piano alcuni errori difensivi che già nella scorsa stagione hanno caratterizzato il cammino neroverde.
Dopo due buone prestazioni, i centrali di reparto, Acerbi in primis, hanno dimostrato di soffrire più del dovuto la fisicità dei bergamaschi. In attacco, invece, Defrel non si è praticamente visto (se non per una “puntatina” nel secondo tempo che non ha impensierito Sportiello), non riuscendo quindi a confermare le buone impressioni raccolte dopo i primi incontri di campionato. Ancora una volta è invece Politano a meritare una menzione: gioca circa mezz’ora ma convince decisamente più di Sansone, che ha visto la propria partita condizionata dall’errore iniziale.
Insomma, luci ed ombre che non devono però far perdere la concentrazione: domenica prossima si va all’Olimpico per affrontare una Roma che, pur a pari punti in classifica, vorrà cogliere la terza vittoria consecutiva e dimostrare di poter dire la propria nella corsa scudetto. E gli attaccanti giallorossi, dei quali non è neppure necessario fare i nomi, di certo non perdoneranno sbavature difensive…
di Massimiliano Todeschi