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Le pagelle di Bari-Sassuolo
Giacomo SATALINO 6: dopo appena cinque minuti dal rientro nella “sua” Bari, si prende un bello spavento quando Sibilli colpisce il palo esterno. Inoperoso per buona parte della sfida, nella ripresa tre palloni dal fondo del sacco, solo uno dei quali valido come gol.
Jeremy TOLJAN 6+: dà un apporto costante all’azione offensiva, è lui a propiziare il gol di Thorstvedt con un assist (involontario). Con l’inferiorità numerica abbassa il raggio d’azione ma non va mai in difficoltà.
Cas ODENTHAL 6.5: non lesina i contrasti, forse eccedendo nella foga e permettendo al Bari di guadagnare campo. Nel complesso comunque non soffre gli attaccanti del Bari, neanche in inferiorità numerica. Decisiva la chiusura sul tiro a botta sicura di Lasagna, e anche (con un pizzico di fortuna) sulla scivolata con cui ha fatto carambolare palla sul braccio di Manzari in occasione dell’1-1 annullato al Bari.
Matteo LOVATO 5+: ritrovatosi in un contropiede tre contro due per un errore di Caligara, spende il cartellino rosso con un intervento fuori area contro un avversario che avrebbe probabilmente segnato.
Josh DOIG 6: come Toljan, si spinge spesso e volentieri nell’ultimo terzo di campo, senza però trovare i terminali offensivi. Nel secondo tempo viene coadiuvato da Pieragnolo, che rallenta buona parte delle scorribande di Pucino e Manzari.
Fabrizio CALIGARA 5+: basta uno stop ad inseguire per ravvivare un Bari abulico, dando il via al contropiede che ha causato l’espulsione di Lovato. Non è la sua prima disattenzione, purtroppo. Prova a riscattarsi, con scarsi risultati: esce dopo neanche un’ora di gioco (dal 56′ Edoardo PIERAGNOLO 6: fa il suo esordio in partita ufficiale con la maglia del Sassuolo, andandosi a posizionare come esterno sinistro di centrocampo. Entra con un bello spirito, ringhiando sulle caviglie di Pucino).
Kristian THORSTVEDT 6.5: si vede lontano un miglio che il norvegese non ha nulla a che spartire con questa categoria. Dopo aver saltato il Cesena, torna in campo e apre le marcature con una staffilata dal limite dell’area (dal 75′ Pedro OBIANG 6: dona al centrocampo quella flemma e i contrasti che servivano come il pane nell’ultimo frangente di gara).
Daniel BOLOCA 6.5: se con il Catanzaro si era spinto spesso dalle parti, al San Nicola giocoforza deve abbassare il baricentro ma si fa comunque apprezzare per l’equilibrio e le geometrie che riesce a dare alla squadra. Nel finale ha ancora gli strappi per allontanare il pallone dall’area di Satalino.
Luca LIPANI 6+: lo si vede a sinistra, a destra e al centro, nell’area del Bari come in quella del Sassuolo. Resta però negli spogliatoi all’intervallo (dal 46′ Janis ANTISTE 5.5: si posiziona sull’out di destra, come nella fortunata gara contro il Cesena. Oltre a dare una mano a Toljan in copertura, un paio di occasioni per esprimersi ce le avrebbe anche ma non riesce a sfruttarle).
Samuele MULATTIERI 6: molto mobile lungo tutto il fronte d’attacco, fatica un po’ quando rimane l’unico terminale offensivo e perde lucidità a livello fisico (dal 75′ Luca MORO 6: difende qualche pallone con sapienza, senza cercare ciecamente il gol che nell’ultimo anno gli è mancato. In caso di permanenza di Russo, sarà un bel ballottaggio per recitare il ruolo di spalla di Mulattieri).
Flavio RUSSO 6: schierato titolare dopo il gol al Cesena, è l’agnello sacrificale dopo l’espulsione di Lovato. Le sfortune del gioco del calcio (dal 38′ Filippo ROMAGNA 5.5: subentra a freddo ma ha l’intervallo per entrare in condizione. La partita è di quelle difficili: regge bene per oltre un tempo, ma capitola nei minuti di recupero, quando non riesce ad intercettare il rasoterra di Sgarbi diretto a Lasagna).
VOTO DI SQUADRA 6.5: per tutto il primo tempo il Sassuolo sguazza nella metà campo del Bari, trovando sempre l’uomo libero tra le linee e controllando il gioco seppur senza creare chissà quante occasioni. Nella ripresa la sofferenza c’è stata, forse più di quanto la differenza tecnica palesata nei primi 45 minuti suggerisse. Il pareggio del Bari è arrivato, altri due punti nel recupero sono sfumati dopo quelli di Catanzaro: peccato, una vittoria avrebbe fatto molto comodo e non sarebbe stata neanche così fuori luogo.
