Manca ancora qualche giorno alla fine del Calciomercato estivo 2023/2024, ma in casa Sassuolo Femminile è già possibile cominciare a tirare le somme. Non tanto per quello che è stato fatto in questa sessione – solo il campo darà risposte certe – ma per quello che è stato fatto nello scorso mercato estivo, quello dell’estate 2022. Nella passata stagione, il Sassuolo è andato incontro a una vera e propria rivoluzione, obbligata da molte cessioni eccellenti come quelle di Kamila Dubcova ed Haley Bugeja. Una rivoluzione che però non ha pagato del tutto, anzi.
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Sono quindici le calciatrici che la scorsa estate hanno lasciato il Sassuolo e che sono state di conseguenza rimpiazzate, almeno numericamente. Sì, perché alla fine molte di loro non hanno reso quanto sperato e hanno detto addio dopo una sola stagione. Non sorprende che gli innesti del mercato invernale, Daniela Sabatino su tutte, abbiano fatto la differenza nella corsa salvezza, che fino a un certo punto della stagione sembrava quasi stregata. La passata stagione è nata storta, ma fortunatamente è finita dritta, grazie, come detto, agli aggiustamenti fatti in corsa dalla società e dal grande lavoro di mister Piovani e del suo staff. Nulla, però, ci vieta di parlare di mercato fallimentare: delle sedici ragazze arrivate, la metà ha salutato dopo solo un anno. C’è chi, addirittura, è andata via dopo soli sei mesi. Fa specie constatare che, di queste otto partenze, ben sette riguardino l’attacco e una il centrocampo (Bellucci, per fine prestito).

Cambio di categoria
Che lo scorso mercato non sia stato positivo lo affermiamo non solo per il rendimento sul campo ma anche alla luce della nuova sistemazione che hanno trovato molte ragazze: quasi tutte hanno dovuto fare un salto indietro di categoria per rilanciarsi. Tra tutte, Eleonora Goldoni (che a gennaio poteva andare al Galatasaray), arrivata con i crismi di nuova Dubcova e mai realmente decisiva: la calciatrice di Finale Emilia è andata alla Lazio Women insieme a Giusy Moraca ed Evdokia Popadinova. Una Lazio che sta sì preparando l’assalto alla Serie A, ma resta una squadra di Serie B, quindi non professionistica.
La sfortunata Isotta Nocchi ha saltato tutta la stagione per infortunio ed ha deciso di ritornare quest’anno dall’Arezzo, una piazza già calcata e che le potrà ridare la fiducia di cui necessita. Fino ad arrivare ad Asia Bragonzi, che ha salutato il Sassuolo a gennaio tra le polemiche per trasferirsi al Pomigliano; all’elemento misterioso Rocio Bueno, l’argentina che doveva rappresentare l’innesto di esperienza ed è invece tornata al Racing Club prima di subito; e anche la bielorussa Kamila Olkhovik, che ha giocato più con la Primavera che con la prima squadra, ceduta a gennaio al Cesena. Curiosamente tutte attaccanti, il reparto che più ha fatto fatica e che è stato retto dall’esperienza dell’inossidabile Lana Clelland, lasciata spesso in balia degli eventi lì tra le maglie avversarie. Non sorprende che in inverno la società si sia affidata ad una giocatrice dal sicuro rendimento come Sabatino. Sono ancora a Sassuolo invece Julie Nowak e Giorgia Tudisco, altre due ragazze arrivate la scorsa estate e che non hanno lasciato il segno.
Andando indietro alle cessioni della scorsa estate, Haley Bugeja è tornata in Italia, all’Inter, dopo una stagione difficoltosa all’Orlando Pride. Siamo su altre scale, dato che l’America è il paradiso del calcio femminile, ma la maltese forse ha fatto il passo più lungo della gamba nell’andare così presto oltreoceano. L’unica calciatrice che è riuscita ad affermarsi è stata Sofia Cantore, che nella passata stagione si è messa in mostra con la maglia della Juventus e si è presa anche quella della Nazionale: la stessa cosa proverà a fare Melissa Bellucci, a riprova che l’asse Juventus-Sassuolo funziona e giova ad entrambe le società. E speriamo che continui a farlo anche con la baby Chiara Beccari.

Scelte positive
Dal canto suo, lo scorso mercato ha anche portato tante new entry che hanno fatto la differenza in certe situazioni: una su tutte, Isabella Kresche, che dopo un avvio difficoltoso si è presa la scena risultando decisiva in più occasioni. Stesso discorso vale per Caroline Pleidrup, titolare fissa nella difesa scelta da mister Piovani e inserita nella Top 11 della stagione. Poi ci sono la certezza Fifi Jane e la sorpresa Virag Nagy, che si è presa la titolarità della corsia di destra. Sara Mella ha trovato il suo spazio in una fascia presidiata da un’insostituibile come Davina Philtjens, fresca di rinnovo. Inoltre, la situazione carente in attacco ha permesso a Piovani di scoprire un gioiello come Manuela Sciabica, giovanissima classe 2006 in grado di incidere anche in Serie A (qui la nostra intervista esclusiva alla Sciabica).
Ora non si può sbagliare
Tirando le somme, quello che possiamo dire è che molte scelte fatte nella passata stagione sono state sbagliate e a dirlo è stato il campo, giudice imperscrutabile del pallone come di altri sport. Quest’anno, la rosa aveva bisogno di qualche puntello (viste anche le partenze di Tomaselli e Dongus) e ciò è stato fatto. Tante le scommesse, come le giovanissime Beccari e Passeri, ma tante anche le calciatrici di qualità ed esperienza, come Durand, Prugna e Zamanian. L’auspicio è che quest’anno il Sassuolo possa tornare a competere per le zone alte della classifica, posizioni abitudinarie fino a due anni fa.