Si è tenuta martedì scorso, presso la palestra di Braida, la presentazione del progetto “La Serie A a Sassuolo? E’ ancora possibile!” a cura del gruppo organizzato della curva Sic Ex Murice Gemmae. Il progetto è un compendio di quanto nell’ambiente cova già da anni: il Mapei Stadium non sarà mai sentito come casa da una parte della tifoseria neroverde, quella più accesa in particolare ma non solo. Si tratta di una petizione già lanciata su Change.org e che ha già raggiunto quasi 500 adesioni: si potrà firmare anche in concomitanza con i giovedì di luglio, dove saranno presenti appositi gazebo presso cui gli interessati potranno porre domande ai membri del gruppo, e anche prima delle partite interne della prossima stagione al Mapei Stadium.
Alla serata ha preso parte, seppur in videochiamata, anche Giacomo Manca, coinvolto anche nella progettazione del Sant’Elia di Cagliari e dello Stirpe di Frosinone nonché architetto dell’azienda Bear Stadiums. Uno stadio modulare viene sui 2000 euro a posto, quindi circa 24/25 milioni di euro per un impianto da 12mila posti. A livello di viabilità, spiegano i componenti del gruppo, si potrebbero utilizzare dei parcheggi scambiatori all’uscita dell’autostrada, come quello di Modena Nord, per trasportare i tifosi in tutta sicurezza allo stadio con delle navette, come già accade in altre realtà italiane, senza intasare il tessuto urbano sassolese.

Sul dove posizionare questo ipotetico stadio, il gruppo non si è sbilanciato: lo farà eventualmente la società, se la petizione dovesse avere successo e se dovesse contro ogni pronostico fare un passo indietro sullo stadio a Reggio. L’obiettivo della petizione infatti non è imporre alla società la costruzione di uno stadio, ma sensibilizzare i sassolesi sul fatto che uno stadio a Sassuolo si poteva e potrebbe fare. Quel che è certo è che la questione stadio andava portata alla luce. L’impianto si poteva fare dieci anni fa, magari a Ca’ Marta come era stato ipotizzato, ma chi avrebbe pensato di vedere il Sassuolo per così tanti anni consecutivi in massima serie? Qualcuno sicuramente c’era, ma non a tal punto da rendere questo investimento realtà.
Il gruppo lancia poi una frecciata alla società che, al di là della questione stadio, non si è dimostrata sufficientemente vicina alle istanze del popolo sassolese, poco coinvolto con iniziative nel territorio: “Siamo i primi a ringraziare la società per quanto fatto questi anni e per aver realizzato sogni impensabili per una realtà come la nostra. Che, però, non può essere gestita come fosse la Juve o il Milan. Il nostro pregio è essere una piccola realtà, vogliamo che quest’atmosfera si possa respirare. Se il pubblico continua a diminuire, un problema c’è. Giocare al Mapei, oltre a generare un notevole inquinamento per gli spostamenti (considerando anche l’assenza di mezzi pubblici per le partite, ndr), impedisce ai più giovani di accorrere se non accompagnati dai genitori. E in più, i 21mila posti di capienza sono troppi per la realtà di Sassuolo, il colpo d’occhio ne risente”. Adesso la palla passa ai sassolesi: a questo link trovate il sito messo in piedi dai Sic Ex Murice Gemmae con tutte le informazioni sulla petizione.