Giorgos Kyriakopoulos ha parlato ai microfoni di Nero&Verde su TRC. Il terzino greco ha parlato di sé e della sua avventura in neroverde.
Si parte dal nome: “Si pronuncia ‘Yorgos’. Mi chiamano tutti Giorgio o George, per me non c’è problema. Il sogno di giocare in nazionale era quello di quando ero bambino. Ricordo il titolo europeo del 2004. Avevo 8 anni ma ricordo tutto, la festa in strada con le famiglie. Era un momento bellissimo per noi, qualcosa che non si può descrivere”.
Poi è arrivata la maglia neroverde: “Sono arrivato a Sassuolo da una piccola squadra in Grecia. È stato un grande passo. I primi mesi qui sono stati difficili. Poi ho imparato tutto. Lo staff e tutti mi hanno aiutato. Queste tre stagioni qui sono state molto belle. Ricordo il debutto in serie A come una bella esperienza, giocammo bene anche se non vincemmo e pareggiammo contro il Lecce. Sarà sempre uno dei ricordi indelebili per me. Anche il livello, rispetto alla Grecia, era più alto, più tattico… mese dopo mese ho imparato tanto grazie anche a De Zerbi. Anche quest’anno ho imparato tanto con mister Dionisi. L’Italia è ancora la scuola per difendere”.
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Quest’anno ha giocato anche in attacco: “Mi piace attaccare, mi piace crossare, mi piace tirare. Mi piace molto l’attacco. Quest’anno sono migliorato su questo, il mister mi ha fatto giocare in un ruolo diverso e ho imparato tanto. Mi piace giocare come esterno ma anche come terzino”.
Il proposito per questo finale: “Mancano tre partite. Dobbiamo dare il massimo per fare punti. Sono importanti non per la classifica ma per finire bene. Potevamo fare di più, arrivare in un posto più alto. Siamo dove meritiamo secondo me. Spero di fare gol in una di queste ultime partite”.
E poi un commento sui compagni: “Anche in allenamento, nelle partite, voglio vincere sempre. Anche contro Berardi, Raspadori, Scamacca, Traorè… è molto difficile. Contro di loro devi essere sempre attento… Domenico è quello che mi fa arrabbiare di più. Rubargli palla è difficile.”