Se qualche giorno fa a qualsiasi tifoso del Sassuolo avessero chiesto un pronostico sulla gara del Mapei contro il Napoli, la risposta sarebbe ricaduta all’interno di pochi standard. Un’alzata di spalle, uno sguardo di sbieco, parolacce o bestemmie. Oppure disastrose previsioni di risultati più che tennistici.
Così non è stato. E, a Pasqua, i miracoli esistono. Non quelli completi magari, forse non siamo ancora pronti e sarebbe stato troppo. Ma il mezzo miracolo del sabato santo tutto è fuorché negativo. Bloccare il Napoli sull’1-1, conducendo in vantaggio per gran parte della partita, è un risultato straordinario. Arrivato contro una delle migliori squadre del campionato italiano. Forse la migliore in assoluto della stagione 2017-18, al di là della classifica.
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Il Sassuolo blocca il Napoli, ecco gli autori del mezzo miracolo del sabato santo
Non ci chiamate blasfemi, ma sappiamo che i miracoli, sia pur mezzi, non sono sempre opera d’un qualche Dio. E, in questo caso, trovare gli autori non è difficile.
Il primo è Beppe Iachini, che tra critiche e frecciatine confeziona un 3-5-2 2.0 capace di far convivere Politano e Berardi. Non rinunciare al talento di nessuno dei due era fondamentale contro i partenopei, anche a scapito di una prima punta di peso come Khouma Babacar. Il Cagnaccio sa interpretare la partita e dimostra che, nonostante il periodo di appannamento, sa come fare a tirare fuori il meglio dal gruppo neroverde.
Il secondo è Andrea Consigli, che di mezzi miracoli ne ha compiuto più d’uno. Quelli del Napoli, là davanti, non sono certo gli ultimi sprovveduti. Ecco perché il numero 47, autore di una prestazione maiuscola, riesce a neutralizzare (quasi) tutto con precisione chirurgica. La Juve lo vorrebbe per la panchina, noi ce lo godiamo titolare.
Il terzo è Stefano Sensi, riesumato dalla naftalina in quel di Udine e che per la seconda partita di seguito dà lustro al centrocampo e conduce la manovra. Averlo avuto in questo stato di grazia per tutta la stagione avrebbe significato lottare per ben altri obiettivi. Ma dalla vita non si può avere tutto.
Il quarto è il collettivo, finalmente ritrovato.
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Il Sassuolo blocca il Napoli, l’unica cosa che conta
Poi vengono i commenti e le chiacchiere da bar. Chi parla di ‘Scansuolo’ contro la Juve a discapito del Napoli. Chi si scorda degli storici 7-0 subiti dall’Inter o del 6-1 della Lazio di quest’anno.
Non stiamo neanche a sindacare sull’autorete di Rogerio, quella che ha regalato il pareggio agli uomini di Sarri. Regalato, sì, perché altrimenti si era visto soprattutto molto Sassuolo. Che ci fosse o meno l’infrazione di Callejon sul brasiliano neroverde è secondario. Alla fine – e non è la prima volta che lo diciamo – quello che conta è il risultato finale.
Avanti così. Il calendario parla chiaro. Nelle ultime nove partite avremo sfide dirette con Chievo, Benevento, Hellas Verona e Crotone. Nel mezzo sfide toste con Milan, Fiorentina, Sampdoria, Inter e Roma. Dopo ieri, tutte le avversarie – nessuna esclusa – sono avvisate. Il Sassuolo è tornato.
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