Ci siamo presi un bello spavento, ma il lieto fine c’è stato. L’Italia ha vinto la partita d’esordio degli Europei contro l’Albania con un 2-1 risicato ma pesantissimo. Gli Azzurri erano quasi obbligati a fare risultato pieno, visto che le successive due avversarie sono Spagna e Croazia. E mentre l’Italia sfoggia tanti ex Sassuolo – scende la lacrimuccia a vedere Frattesi e Pellegrini a supporto di Scamacca – è l’Albania la squadra a cui il Sassuolo ha prestato più giocatori, Marash Kumbulla e Nedim Bajrami. Il difensore, già virtualmente tornato alla Roma, è rimasto in panchina, mentre il trequartista è uno dei fedelissimi di Sylvinho, addirittura con la 10 sulle spalle.
Bajrami ha giocato una stagione non positiva al Sassuolo, con due soli gol e tante panchine, soprattutto nel rush finale. Ma, come in ogni contrappasso, è proprio di questi scenari che bisogna maggiormente diffidare: ed è così che dopo appena 23 secondi Bajrami raccoglie una rimessa laterale scellerata di Dimarco e scarica l’1-0 alle spalle di Donnarumma. Bajrami non lo sa, ma ha appena segnato il gol più rapido della storia degli Europei battendo il record di Dmitri Kirichenko ad Euro 2004 (67 secondi). Non solo: il gol di Bajrami è anche il più veloce mai subito dalla Nazionale italiana in una grande manifestazione, abbattendo il muro dei 29 secondi eretto da Lacombe ai Mondiali 1978 in Argentina. Con molte probabilità Bajrami si congederà dal Sassuolo quest’estate, ma lo farà dopo aver portato un po’ di neroverde alla ribalta europea.
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