Beppe Iachini torna a parlare. L’ex allenatore neroverde, artefice di un’insperata salvezza e del secondo miglior piazzamento del Sassuolo in serie A si racconta ai microfoni della Gazzetta dello Sport, rivelando qualcosa sulla sua esperienza emiliana.
Un arrivo, il suo, che ha risollevato le sorti della squadra nella scorsa stagione: “Quando sono arrivato eravamo in piena lotta salvezza, penultimi. C’era preoccupazione, paura. Nel gruppo era entrata l’insicurezza. Invece abbiamo finito undicesimi, battendo strada facendo anche fuori qualche grande”.
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Un po’ di rammarico per quell’addio c’è: “Pazienza, avevamo idee diverse. Così va il calcio. Però sono già pronto a ripartire. Dopo tanta gavetta, dopo quattro promozioni in serie A e tante salvezze vorrei lottare almeno una volta per conquistare un posto in Europa. Ho ottenuto risultati importanti cambiando moduli. Non sono legato a uno schema ma alle caratteristiche dei calciatori che ho a disposizione. Ho sempre pensato che questa la sia filosofia giusta per un allenatore”.
E, infine, il Cagnaccio fa un riferimento a Mimmo Berardi: “È un ragazzo d’oro. Serio, disciplinato. Un talento frenato negli ultimi tempi da alcuni problemi fisici. Berardi sarà importante per il Sassuolo e magari per la nazionale. L’importante è che stia bene”.
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