Per ritrovare un segno X in un Fiorentina-Sassuolo giocato al Franchi, bisogna tornare al 2014: le scorie del secondo 7-0 subito con l’Inter hanno portato il Sassuolo sulla difensiva, prima contro la Sampdoria al Mapei e poi contro la Fiorentina. Due 0-0 scialbi, ma l’importante era fare punti, in qualche modo. Ora, se il Sassuolo pareggia in casa della Fiorentina, sembra quasi che sia un’occasione persa, due punti lasciati per strada e recuperati dalle prime della classe: questo è un piccolo ma significativo elemento per capire quanto sia cresciuto il Sassuolo in questi anni.
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Quello di ieri sera è un pari giusto anche nelle statistiche, che vedono molti parametri senza vincitori né vinti: entrambe le squadre hanno tirato 7 volte verso lo specchio della porta, e anche il computo dei tiri totali è in equilibrio (13-12 Fiorentina). Gli uomini di De Zerbi hanno avuto il consueto predominio del possesso palla, ma come nelle ultime uscite a questo dato non è corrisposta un’eccessiva pericolosità dalle parti di Dragowski: 577 passaggi a 230 per il Sassuolo, che è stato nettamente più preciso (91% a 76%). A spezzare l’empasse non sono bastati i 5 dribbling riusciti da Boga e i 2 di Rogerio, autore di un’ottima prestazione e sempre più titolare a scapito di Kyriakopoulos.

Se Locatelli ha avuto una serata di appannamento – fisiologica, a giudicare dai livelli a cui ci aveva abituati – ha invece giocato bene Vlad Chiriches: seppur con qualche duello perso con Ribery, il rumeno è risultato il giocatore che ha toccato più palloni tra i 31 scesi in campo (112), ed è anche quello con il maggior numero di recuperi difensivi, ben 9. Se ristabilito al 100%, il Conte Vlad tornerà utile a De Zerbi in entrambe le fasi di gioco.
Non c’è tempo per rifiatare: domenica alle 15 arriva il Milan al Mapei Stadium. I rossoneri sono reduci da due pareggi per 2-2 contro squadre di fascia medio-bassa (Parma e Genoa) e non possono più permettersi passi falsi se vogliono mantenere la testa della classifica. Il tabù Sassuolo, il Milan, lo ha sfatato ormai da qualche stagione: dopo quel contestato 0-1 del 2017 diretto da Calvarese, i rossoneri hanno vinto nettamente tutti e tre i successivi incontri in quel di Reggio Emilia, l’ultimo dei quali quest’estate per 2-1 con uno Zlatan Ibrahimovic in stato di grazia.