Domani pomeriggio, allo Stadio San Vito-Gigi Marulla, il Sassuolo farà visita al Cosenza per la seconda trasferta consecutiva. Mister Fabio Grosso ha parlato in conferenza stampa presentando la gara contro i rossoblù: queste le parole del tecnico neroverde raccolte da SassuoloChannel:
Sul Cosenza: “Vorrei rivedere quanto di positivo abbiamo fatto e migliorare quelle cose andate non tanto bene. Nell’ultima partita abbiamo vinto fuori casa: era da un po’ di tempo che non lo si faceva, è stata una bella iniezione di fiducia. Quello che succede però va messo da parte ed usato per essere migliori per quello che succederà: noi abbiamo provato a lavorare con grande intensità per preparare un’altra partita difficilissima. Per vincere a Carrara, in un ambiente pieno di euforia e entusiasmo, abbiamo fatto delle buone cose: siamo stati attenti nei piccoli dettagli per larghi tratti della gara, in alcuni tratti no. La bravura dev’essere quella di cercare la continuità nella partita tra le partite: dev’essere il nostro prossimo step, dobbiamo aumentare il numero di minuti in cui riusciamo ad essere performanti”.
“Quando parliamo degli avversari spesso li incensiamo per mettere le mani avanti, ma qui ci troviamo davanti ad una squadra che è partita molto bene ed ha grande energia ed entusiasmo. Troveremo un ambiente gioioso perché il Cosenza viene da tanti risultati positivi: dalla classifica non sembra per via della penalizzazione, ma i punti che mancano li hanno ottenuti sui campi contro Cremonese e Sampdoria. Hanno anche fatto risultato a Palermo ed hanno perso una sola partita al 93′: tutte queste cose ce le siamo dette e le sappiamo, dobbiamo drizzare le antenne e contrastare le loro caratteristiche e mettere in campo le nostre. Serve una grande prestazione sotto tutti i punti di vista, soprattutto quello mentale: ognuno dentro di noi deve ritrovarla e metterla sul terreno per resistere ad un avversario con belle qualità. Anche noi le abbiamo, con i ragazzi che inizieranno la gara e con quelli che subentreranno, che sono quelli che poi spostano le partite”.
Sull’infermeria: “Kumi e Caligara hanno recuperato negli ultimi giorni, ma il numero del gruppo è allargato e bisogna fare delle scelte. Qualcuno rimarrà a casa per il susseguirsi delle partite, ma risulteranno importanti tutti, chi più e chi meno, chi prima e chi dopo. Di volta in volta devo fare delle scelte perché abbiamo un numero molto ampio di giocatori: c’è da alzare il livello e da essere responsabili, dando il massimo di quello che si può dare”.
Sulla porta inviolata con la Carrarese: “Era una delle cose positive della gara: è importante questa solidità, cerchiamo di migliorarla di volta in volta anche se non sempre tutto dipende da noi. Fare una gara piena è stato importante e non a caso gli episodi ci sono girati a favore ed abbiamo portato a casa l’intera posta in palio”.
Su Laurienté: “Sull’errore non ci ritorno: purtroppo o per fortuna li fa chi scende in campo. Il modo in cui facciamo le partite deve essere di alto livello: i ragazzi lo sanno, ci batto tanto. Armand ha fatto delle cose buone: nel primo tempo ha dato una bella palla a Thorstvedt che era a botta sicura, ha calciato da buona posizione e dialogato con i compagni. Tutte queste cose durano pochi minuti o anche una manciata di secondi: è tutto il resto della gara che dobbiamo essere bravi a riempire, perché è così che negli episodi vengono fuori le nostre qualità. E’ una caratteristica di Armand quello di non essere sempre acceso ma sto battagliando tanto per aumentare il minutaggio di presenza all’interno della gara: si sta allenando bene, domani vedremo chi scenderà in campo e chi entrerà”.
Su Lipani e sulla fascia destra: “Abbiamo tanti ragazzi con potenziale: la bravura è quella di non staccarsi dal gruppo quando non si è protagonisti sul campo. In questa maniera arrivano le opportunità perché credo nelle qualità del gruppo: vale per Luca, Filippo, Yeferson e Jeremy. Se siamo bravi a riconoscere i momenti giusti, di forma e di qualità, sono convinto che tutti hanno il potenziale per essere titolari, i più giovani e i meno giovani, che stanno trascinando questa squadra per tornare ad essere protagonista”.
Sulla continuità: “Quella di alternare prestazioni è una caratteristica comune in questo campionato, che è molto livellato: se non ti presenti al massimo l’avversario lo scopre. Ci stiamo lavorando perché fa la differenza. I ragazzi stanno bene, stanno lavorando con grande generosità perché devi avere comunione d’intenti e spirito di gruppo, che è quello che ti trascina per esprimere le qualità”.
Sulla Champions League per amputati: “Sono uscito dagli uffici per guardare le partite, ho detto anche ai ragazzi di sbirciare più possibile. E’ un messaggio forte, una competizione di altissimo livello che mette in campo atleti con grandissima forza interiore e volontà, che è quella che deve sostenerci sempre. Ci sono tantissimi spunti e sono molto contento di essere stato l’ambasciatore e di aver partecipato alla conferenza, mi è piaciuto molto osservare con quanto entusiasmo ed energia partecipano a questa competizione”.
Su Moldovan: “Non ho risolto nessun problema, anzi già da prima che giocasse eravamo messi bene sotto il punto di vista del portiere. Adesso abbiamo tre ragazzi affidabili, che si allenano bene e sono importanti”.