Articolo di Andrea Marchetti
Mi ha sempre affascinato il ruolo del terzino sinistro. Facchetti, Cabrini, Brehme, Maldini, Roberto Carlos, fino ai più moderni Marcelo ed Emerson Palmieri, ne hanno segnato l’evoluzione tattica. Non sottovalutiamo il fatto che il “mancino” nel calcio è imprevedibile, difficile da marcare, e Giorgos Kyriakopoulos, questo ragazzo classe 1996 nato a Patrasso in Grecia, ha ovviamente attirato la mia attenzione calcistica.
Preso in prestito dall’Asteras di Tripoli con il ruolo di vice Rogerio, sin dalle prime apparizioni – buttato nella mischia viste le condizioni fisiche precarie del brasiliano – il greco ha convinto tifosi e addetti ai lavori. Arrivato dalla porta di servizio in punta di piedi, sempre a disposizione della squadra quando è stato chiamato in campo, ha mostrato le sue caratteristiche in maniera perfetta: corsa, progressione, buona tecnica, prontezza negli inserimenti sulla fascia e ottime doti di palleggio.
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Deve forse migliorare in fase difensiva (sarebbe perfetto infatti con una difesa a 3, nel ruolo di esterno di centrocampo), ma i margini di miglioramento ci sono e sono evidenti. Il Sassuolo, ovviamente, ha riscattato per 1,2 milioni un giocatore che ha recentemente esordito con la Nazionale maggiore della Grecia: pochissimi soldi per uno dei migliori innesti fatti nell’ultimo anno in rosa.
Ora il cartellino di Kyriakopoulos vale già 3 milioni (fonte Transfermarkt) ma la prospettiva è quella ovviamente di crescita. Diciamo che De Zerbi può dormire sonni tranquilli pensando a quella zona di campo ma soprattutto, quando Rogerio tornerà a disposizione, non sarà facile scegliere chi mettere in campo, a parità di condizione fisica e mentale. Brava la società e bravo De Zerbi a pescare e valorizzare questo nome semi-sconosciuto in giro per l’Europa, e bravo lui ad ambientarsi così bene in un campionato difficile come la Serie A. Sentiremo ancora parlare di lui.