venerdì , 20 Dicembre 2024
genoa-sassuolo 2-1
foto: sassuolocalcio.it

Genoa-Sassuolo 2-1: una pietra tombale su ogni speranza di salvezza?

Genoa-Sassuolo 2-1. Bisognava solo vincere. Bisognava. Ma non è andata così. ci avevamo creduto quando il VAR ha annullato il gol a Thorsby e anche quando Pinamonti ha segnato il suo rigore. Quando per un attimo siamo arrivati a quota 32, finalmente sopra quella dannata zona rossa. Per un bel pezzo abbiamo anche pensato di ammainare qualsiasi invettiva contro tutto e tutti, di perdonare qualsiasi cosa perché stavamo assistendo ad un recupero impronosticabile.

E invece no. L’ennesima rimonta subita, l’ennesima partita della stagione ribaltata in negativo suona come una condanna, una pietra tombale su ogni speranza di salvezza. Sono 31 i punti persi da situazione di vantaggio: nessun’altra squadra ha fatto peggio. E seconda rimonta subita con il Genoa come all’andata sempre con gol di Pinamonti da 1-0 a 2-1. A proposito di Pinamonti, lo abbiamo già detto nelle pagelle: al di là delle critiche che gli piovono sempre addosso, 11 gol in un campionato non sono pochi e se quest’anno non siamo affondati prima è anche grazie a lui. Soprattutto per quel rigore segnato scacciando i fantasmi di quello sbagliato due volte a Bergamo.

Una squadra dall’attacco evanescente e dalla difesa fragile come questa, anche contro un’avversaria ormai disinteressata al campionato, non poteva che concludere la partita in questo modo. Ma prestazioni come quella di ieri sono frutto dell’inesperienza della rosa a lottare per certi obiettivi e, soprattutto, della paura di retrocedere. Una paura che si autoalimenta in un circolo vizioso e che neanche l’incredibile vittoria contro l’Inter ha contribuito a scacciare. E’ quello che possiamo leggere anche nelle parole post-partita di Pinamonti.

Purtroppo, come abbiamo già ripetuto a più riprese, gli uomini mercato della società, Carnevali e Rossi in testa, non hanno mai neanche vagliato l’ipotesi di dover lottare per la salvezza ed ha costruito la squadra di conseguenza: tanti giovani di belle speranze, pochi giocatori di sostanza. Siamo tuttora convinti che questa squadra, sulla carta, non abbia nulla in meno di un Monza, un Torino o un Genoa. Sulla carta, appunto. Questo campionato ha evidenziato quanto il calcio possa essere imprevedibile: il Bologna che si qualifica in Champions League con due giornate d’anticipo ne è una prova.

La speranza non è ancora completamente tramontata, ma rimarrà in sospeso fino a quando i calcoli matematici non sanciranno definitivamente quell’esito che ormai ci pare quasi indiscutibile. Ciò che svanisce inesorabilmente è soprattutto la fiducia, soprattutto dopo un momento del genere. Tuttavia, c’è stato qualcuno, qualche singolo individuo, che non ha mai perso la determinazione fino alla fine. Parliamo di giovani talenti e di qualche veterano, per lo più. Saranno loro a costituire il nucleo del futuro Sassuolo, ovunque esso sarà.

Con il Cagliari bisogna assolutamente vincere: una frase che abbiamo sentito più o meno per ogni partita da gennaio a questa parte, ma stavolta c’è in ballo la matematica. L’assurdità sarà giocare all’ora di pranzo e non in contemporanea con le altre partite della lotta salvezza.

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Riguardo Giuseppe Guarino

Giornalista beneventano ma neroverde, mancino e grafomane. Sempre attento a tutto ciò che gli cambia attorno, ma con leggerezza. Prova a dare la sua visione sul mondo del Sassuolo

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