sabato , 21 Dicembre 2024
Agustin Alvarez
foto: sassuolocalcio.it

El Canario Agustin Alvarez si presenta: “Gli allenamenti sono duri, ma voglio prendere ritmo”

E’ tempo di presentazioni in casa Sassuolo: dopo Martin Erlic, oggi è il turno di Agustin Alvarez, attaccante uruguaiano arrivato in questa sessione di mercato dal Penarol. Il Canario ha parlato ai microfoni di SassuoloChannel: queste le sue parole.

Per me il Penarol è come una casa: ci ho fatto tutte le giovanili, è grazie al Penarol se sono la persona che sono oggi. Sono molto grato a questo club e sarà sempre casa mia. Ero molto giovane quando sono arrivato al Penarol e ancora oggi ci sono molto legato. E’ stato un continuo migliorarsi, anno dopo anno: con il tempo ho capito che stavo diventando un professionista e alla fine così è stato. Esordio in prima squadra? E’ stato il 13 settembre 2020 contro il Montevideo City Torque: è stato un giorno molto speciale, che sognavo da tempo. Ho continuato ad accumulare partite e minuti fino al primo gol contro il Plaza Colonia: è successo tutto molto in fretta. L’anno del debutto ho segnato molti gol, sapevo che quello era solo l’inizio e che dovevo migliorare e fare meglio la stagione dopo”.

“Il 2021 è stato un anno molto speciale, un’ottima annata a livello personale. Ho raggiunto un sacco di obiettivi, primo fra tutti la vittoria del campionato e poi anche una coppa internazionale che in Uruguay mancava da tempo. E poi, ho segnato molti gol: è stato tutto bellissimo, spero di ripetermi in futuro. Nazionale? Nel 2021 è arrivata anche la convocazione in Nazionale con Tabarez: non potevo credere di andare agli allenamenti e vedere quei giocatori che per me erano idoli. Ho avuto anche l’opportunità di giocare e segnare, contro la Bolivia: è stato indimenticabile”.

Agustin Alvarez
foto: Instagram Agustin Alvarez

Sassuolo? Sono molto felice di essere qui, è stato il mio procuratore a dirmi che il Sassuolo era interessato. Questa notizia mi ha motivato tantissimo perché ritengo il Sassuolo un grande club, ora ho l’opportunità di giocare qui e dare il massimo. Tifosi? In Uruguay è un tema complicato, il Penarol ha molti fan che mi hanno sempre dimostrato il loro affetto e gli sono grato. Ora sono pronto a conoscere i tifosi neroverdi, sono sicuro che mi troverò benissimo. E’ passata una settimana: i compagni mi hanno accolto benissimo, così come lo staff tecnico e tutti gli altri. Gli allenamenti sono molto duri, sto cercando di prendere il ritmo. Ho fatto amicizia con qualcuno, ci sarà tempo per approfondire”.

Dionisi? Mi piace il suo modo di lavorare, gli allenamenti sono intensi e ha un’idea di gioco chiara: devo solo entrare nel ritmo della squadra. La Serie A è uno dei migliori campionati al mondo, bisogna allenarsi e lavorare molto per giocare e farsi conoscere qui in Italia: il mio obiettivo è accumulare minuti, giocare, adattarmi al gioco, all’Italia e alla squadra, e vorrei anche segnare qualche gol. Canario? Il soprannome El Canario nasce dalla mia città di origine, San Bautista, un paesino nell’entroterra dell’Uruguay nel dipartimento di Canelones: chi nasce in questa zona viene chiamato Canario. Non parlo ancora bene italiano, è tra i miei obiettivi impararlo”.

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Riguardo Gabriele Boscagli

Deluso dalle big fin dalla giovanissima età, si è affezionato al Sassuolo e non lo ha più lasciato. In redazione è il pilastro del settore giovanile.

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