Domenico Berardi è sempre stato al centro di voci di mercato, ma mai come ora il suo destino appare segnato. Con il finire di ogni stagione, si accendono le luci dei riflettori su un suo trasferimento, ora alla Juve, ora all’Inter, Fiorentina, Lazio, Roma e Milan. All’inizio dell’ultima annata, il n. 10 della squadra del distretto ceramico aveva manifestato neanche troppo velatamente la propria intenzione di andarsene. Tanto che sembrava ad un passo dai bianconeri. Tuttavia, il poco tempo a disposizione della società per trovare un degno di sostituto ha fatto sì che Berardi sia rimasto in Emilia, anche tra i malumori.
Tra i giocatori in attività in Serie A il talento di Bocchigliero è il secondo più fedele (meglio di lui solo Calabria del Milan), avendo sempre indossato la maglia neroverde, con cui è legato con un contratto fino al 30 giugno 2027 ed è nella top ten di tutti i tempi tra i cannonieri che hanno segnato con la stessa casacca nella massima competizione nazionale con ben 122 gol all’attivo (a cui vanno aggiunti le 11 reti in B, le 4 in Coppa Italia e le 5 in Europa League).
Ora, con la retrocessione di Ferrari e compagni, si ricomincia a parlare di interesse delle grandi squadre per un giocatore che in B sarebbe quanto meno sprecato. Sembra esserci l’interesse forte della Roma, specie in caso di partenza di Dybala.
C’è un problema, però: l’infortunio che ha colpito Mimmo al tendine d’achille, che non gli consentirà di tornare in campo almeno prima di ottobre. Anche se, con tutta probabilità, c’è il serio rischio che il suo rientro possa slittare a dicembre o addirittura a gennaio 2025.
Domenico Berardi: quale destino per lui? Le possibilità sono diverse
La situazione la conosciamo. Il Sassuolo disputerà il prossimo campionato di Serie B e questa volta le possibilità che Berardi resti sono decisamente (molto) poche. Ma gli scenari non sono facilmente preventivabili.
- Possibilità 1: Berardi andrà via in estate, in prestito con diritto o obbligo di riscatto, viste le condizioni fisiche del giocatore. Magari, in caso di obbligo, con una clausola facilmente raggiungibile (ad esempio, una prima presenza). In questo modo, la società acquirente potrebbe monitorarne appieno il recupero in tutte le fasi.
- Possibilità 2: Berardi andrà via a gennaio. Potrebbe anche essere pattuito un accordo informale con una società di Serie A in estate, facendolo rimanere in neroverde – magari a titolo temporaneo – fino al pieno recupero, a gennaio. In questo modo, l’esterno offensivo potrebbe sia completare la riabilitazione a Sassuolo e recuperare la piena forma sui campi della B, sia dare un ultimo saluto ai tifosi neroverdi.
- Possibilità 3: Berardi resterà in neroverde, provando a riportare il Sassuolo in Serie A così come fece Gigi Buffon (e Del Piero, Nedved e Trezeguet) nel 2006-07 con la Juventus. Ma si tratta di una speranza assai remota. Anche perché Mimmo non si è espresso pubblicamente nemmeno sulla retrocessione, come invece ha fatto Pedro Obiang.
- Possibilità 4: Berardi si svincolerà da solo per trasferirsi almeno un anno all’estero. Si tratta della soluzione più dolorosa e complicata, perché i tribunali sportivi possono intervenire per ribaltare il risultato. Ne avevamo parlato già lo scorso anno: l’articolo 17 del regolamento FIFA sullo status e i trasferimenti internazionali dei calciatori, seguito alla sentenza Webster, prevede che un calciatore che abbia superato i 28 anni possa svincolarsi dopo due anni di contratto, ma solo per trasferirsi all’estero, almeno per i 12 mesi successivi, pagando un indennizzo basso (calcolato in base allo stipendio percepito dal giocatore, agli anni di militanza nel club e alla sua età). Berardi può avvalersi della clausola già nell’estate 2024, avendo firmato il rinnovo 16 giorni dopo il compimento del suo 28° compleanno. In questo caso, però, oltre a rompere definitivamente ogni rapporto con la società e con la tifoseria, sarebbe costretto anche a trasferirsi in un campionato fuori dall’Italia. Inoltre, appare piuttosto difficile che Mimmo decida di proseguire nella riabilitazione senza certezze in questo senso, dato che uno svincolo unilaterale potrebbe portarlo ad essere libero anche per un periodo molto lungo proprio a causa dell’infortunio. Resta però un monito qualora la società dovesse di nuovo impuntarsi per trattenerlo, anche in B.
Ad ogni modo, più che l’opzione Buffon, quella che sembra più vicina è l’opzione Belotti. Tutti ricordano di quando, nel 2022, il Gallo rifiutò di rinnovare il suo contratto con il Torino, accasandosi alla Roma a parametro zero. La disputa sorse per via del mancato trasferimento del giocatore nelle sessioni di mercato degli anni precedenti, nelle quali Cairo aveva sparato la cifra di ben 100 milioni di euro per una sua cessione.
Qualcosa non molto dissimile da quello che è accaduto a Berardi, che il Sassuolo ha sempre cercato di trattenere ad ogni costo, rifiutando offerte generose e alzando il prezzo a livelli altissimi. Tanto che Mimmo, mentre i vari Pellegrini, Politano, Sensi, Locatelli, Raspadori, Scamacca e Frattesi cercavano fortuna tra le big, è sempre rimasto suo malgrado in neroverde. Rispetto a Belotti, però, Berardi ha un contratto “a vita” con il Sassuolo che gli impedirà di andarsene a zero, applicazione inaspettata dell’articolo 17 a parte. Difficile però che ci si possa avvicinare ai 30 milioni chiesti da Carnevali in passato…
Più Belotti che Buffon, quindi? Sì. Berardi potrebbe andar via per un tozzo di pane, a far la gioia e a far stropicciare gli occhi con le sue giocate i tifosi dell’Olimpico, di San Siro o di qualche altro grande stadio. Con buona pace di un ultimo saluto sul campo ai tifosi del Sassuolo.