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Alessio Dionisi ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di Sassuolo-Atalanta, gara d’esordio in campionato per i neroverdi, in programma domani alle 18.30 al Mapei Stadium. Il tecnico toscano ha presentato la partita ed ha parlato del caso Berardi che ha tenuto banco in casa Sassuolo nelle ultime ore.
Sull’Atalanta: “Non partiamo in discesa, come detto al sorteggio del calendario. L’Atalanta alla prima è ostica, è stata la squadra rivelazione nelle ultime stagioni, ha un’identità spiccata e giocatori forti e giusti per quell’identità. Nel tempo siamo cresciuti nell’affrontarla, sapendo che per le nostre peculiarità è difficile giocarci contro perché mette la gara su un piano diverso dal nostro. Dovremo essere molto prestativi per i 95/100 minuti per ottenere un risultato positivo: se riesce ad imporsi diventa difficile per noi”.
Sul Cosenza: “Dico la verità, la gara di Coppa Italia non ha dato le risposte che speravo. Abbiamo ottenuto risultato, siamo stati meno squadra di quanto potevamo essere. Abbassare l’Atalanta non ci permette di abbassare le difese, dovremo essere motivati e consapevoli che questo campionato è diverso dal precedente”.
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Sull’intervista di Carnevali: “Sapevo già cosa sarebbe uscito sui giornali oggi, ho un confronto quotidiano con i dirigenti. Posso dire soltanto che ha detto tutto il nostro Amministratore: per me il discorso Berardi finisce qui, adesso è troppo più importante preparare la partita. Dovremo essere più pronti che possiamo, sapendo che il mercato è ancora aperto e che alcuni giocatori sono chiacchierati. Se anche l’allenatore non parla più della partita ma del circo intorno al calciomercato, non arriveremo mai pronti alla partita”.
Su Boloca e Thorstvedt: “Stanno bene. Daniel è rientrato e ha fatto uno spezzone a Cosenza, Kristian aveva iniziato settimana scorsa e questa settimana si è allenato con la squadra. Ad oggi sono entrambi disponibili”.
Sul mercato: “Da un lato è un bene che sia ancora aperto, bisogna imparare a conviverci. Per quanto riguarda Pedersen mancano solo i dettagli, che spesso fanno la differenza in campo come fuori. Sono ottimista su questo e sul fatto che arriveranno altri giocatori: dapprima la società si è concentrata su opportunità, su giocatori futuribili che saranno professionisti ad alto livello. Adesso bisogna concentrarsi su giocatori che hanno già uno storico. Toljan lo ritengo molto forte, potrebbe giocare a sinistra anche se sarebbe sacrificato: ma è più probabile che un destro giochi a sinistra che viceversa. Per questo come priorità abbiamo pensato prima alla fascia destra. Vina inoltre ha grande motivazione: è importante avere in questa squadra e in questo momento storico giocatori motivati”.
