Alessio Dionisi è intervenuto in conferenza stampa dopo Sassuolo-Roma 2-2: ecco le sue parole, raccolte dal nostro inviato al Mapei Stadium Gabriele Gandolfi.
L’espulsione di Ferrari è stata determinante: “Stavamo assaporando la vittoria, credo meritata, per l’atteggiamento avuto e per l’abnegazione: non dimentichiamo che abbiamo giocato giovedì a Torino. Non siamo abituati a giocare partite così ravvicinate e così dispendiose, fisicamente e mentalmente. I ragazzi sono stati bravi, credevano nei tre punti. A fine primo tempo c’era del nervosismo: gol su rigore preso nel recupero, due ammonizioni”.
Sulla proposta offensiva e sugli errori della Roma: “Non mi piace guardare in casa degli altri, abbiamo giocato così anche perché ci mancavano due attaccanti. Traorè ha fatto l’esterno alto d’attacco, cosa che non è molto consona a lui. Se poi parliamo di episodi, noi abbiamo preso un rigore su una palla che magari non diventava pericolosa e su un calcio d’angolo in dieci al 93′: mi sembra riduttivo soffermarsi ad essi. Abbiamo sfruttato le mancanze della Roma, ma i giallorossi ha sfruttato le proprie qualità, come la fisicità sui calci piazzati, e grazie ad esse hanno pareggiato”.
Su Berardi: “L’ho cambiato perché aveva i crampi e perché si stava innervosendo: se avessero ammonito Kumbulla nel primo tempo, magari non avrebbe finito la partita. Ci sta che possa subentrare un po’ di nervosismo: ma anche Domenico avrebbe avuto meno autonomia se avesse giocato più di un’ora a Torino. A fine partita, era ancora preso dal rammarico per aver pareggiato la partita”.

Sugli obiettivi: “Noi dobbiamo sempre muovere la classifica e ci riusciamo sempre, se mettiamo l’atteggiamento giusto. Ripeto poi che dobbiamo fare più dei 24 punti dell’andata, provando a stare nella parte sinistra della classifica. Ora andiamo a Milano con l’Inter per muovere la classifica, sapendo che se anche faremo tutto bene, potrebbe non arrivare la vittoria. Anche le squadre nei nostri dintorni stanno dimostrando che l’impossibile può diventare possibile e noi non dobbiamo dare nulla per scontato”.
Su Mourinho: “Lo ringrazio perché ti mette a proprio agio. Non è mai una partita tra allenatori, ma tra giocatori: noi dobbiamo evitargli confusioni in campo”.
Sulla differenza di rendimento: “Sta nella volontà. Se guardiamo alcune partite come quella di Marassi con la Samp, senza guardare il risultato, abbiamo tirato 27 volte pur perdendo 4-0: ma abbiamo perso meritatamente per l’atteggiamento avuto, che ormai ho imparato a riconoscere. Mettiamo l’atteggiamento migliore nelle partite che potremmo comunque perdere. Dobbiamo crescere in campo, negli allenamenti percepisco meno questo difetto: se sbagliamo atteggiamento contro l’Inter non c’è partita”.
Su Traorè: “Se migliora nella volontà in allenamento e nelle partite, Junior farà bene per forza di cose e avrà delle possibilità accrescitive rispetto a Sassuolo. Ha iniziato la stagione pensando di avere dei crediti, che nessuno ha: le cose vanno meritate. Da dicembre l’ho notato cambiato: riesco a percepire quando un giocatore mette l’atteggiamento giusto, più di quanto possa far bene tecnicamente. La mia paura era che tornasse in Coppa d’Africa perdendo i progressi del mese di dicembre, cosa che non è stata al di là di qualche peccato di gioventù come con la Juve. Come Berardi, che è un atleta ancora migliore, anche Junior non avrebbe fatto una partita così intensa”.