Il Sassuolo Under 16 manca per un soffio la prima vittoria stagionale contro una corazzata come la Juventus: al Mapei Football Center finisce 2-2 con reti neroverdi di Boateng e Costabile. A fine partita, abbiamo intervistato in esclusiva mister Cris Gilioli: ecco le sue parole ai nostri microfoni.
Sulla partita: “Devo fare i complimenti ai ragazzi perché l’atteggiamento è stato giusto, tolti i primi quindici minuti dove abbiamo fatto fatica ad arrivare sulle pressioni difensive. E’ normale concedere qualcosa alla Juve per la qualità fisica e tecnica che hanno. Peccato, a me dispiace per i ragazzi perché si meritavano questa vittoria. L’avevano voluta: hanno lottato su tutti i palloni, sia chi ha giocato dall’inizio, sia chi è entrato. Una deviazione ci ha fregato, ci vuole una gestione migliore della palla negli ultimi minuti dove possiamo crescere”.
Giocare semplice: “Quando giochi contro squadre così forti, se perdi palla in uscita nove volte su dieci prendi gol. Gli ho chiesto di giocare semplici e vicini, così se perdevamo palla eravamo già lì nella riaggressione. Abbiamo pagato lo scotto iniziale: è stata una giornata calda contro una squadra forte fisicamente. Forse c’è stata un po’ di sudditanza psicologica nei confronti della Juve, l’abbiamo rispettata troppo. Dobbiamo essere più cattivi negli ultimi venticinque metri: quando arriviamo nell’uno contro uno bisogna fare una giocata sempre”.
Su Boateng: “Calcolando che è un 2009, ha una forza fisica straripante. Deve migliorare nelle scelte e nei momenti, ma è un bel giocatore per il Sassuolo. Dobbiamo migliorarlo dal punto di vista fisico, ma anche tutti gli altri sono stati bravi. Oggi avevo chiesto una prestazione individuale come si deve, hanno risposto tutti presente”.
Gli infortunati: “Abbiamo molti lungodegenti, ragazzi che quasi non hanno iniziato la stagione. Abbiamo qualche infortunio e siamo pochi, tredici/quattordici ad allenarci su una rosa di venti. Piano piano sembra che rientrino, questa settimana di sosta ci serve. Abbiamo bisogno di tutti per alzare la competitività dell’allenamento e dei ritmi. L’Under 16 non è la 15 e questo girone è più difficile. Bisogna alzare tutto, anche le letture individuali sono diverse”.