venerdì , 14 Marzo 2025
palmieri dopo lazio sassuolo
Francesco Palmieri (foto: Alberto Benaglia)

CS – Palmieri: “Primavera, che partita con la Juve. Raspadori? Napoli può solo amarlo”

Abbiamo intervistato in esclusiva Francesco Palmieri, Responsabile del Settore Giovanile del Sassuolo. Con il dirigente barese abbiamo parlato dell’esordio del Sassuolo Primavera in campionato, ma anche dei nuovi tecnici del Settore Giovanile e della partenza di Giacomo Raspadori, ufficializzata ieri sera. Ecco le parole di Palmieri ai microfoni di Canale Sassuolo:

Su Sassuolo-Juve: “Venerdì è iniziato il Primavera 1, un campionato durissimo: abbiamo affrontato una squadra come la Juve, che compie investimenti importanti nei giovani, ha delle grandi individualità e propone un buon calcio. Dal canto nostro abbiamo fatto una grandissima partita, avremmo meritato sicuramente qualcosa in più ma va detto che queste partite puoi anche perderle. Sono molto contento della prestazione, per intensità e per qualità del gioco. Dobbiamo sicuramente migliorare sotto certi aspetti, ma abbiamo una squadra che può fare calcio e può far divertire. L’obiettivo primario resta la salvezza: come detto prima, in questo campionato ci sono società che investono tanto. Conosco a memoria il gruppo, l’allenatore ed il suo staff: so in cosa siamo a buon punto e in cosa possiamo migliorare. Mercato? Vedremo se ci saranno occasioni da qui a fine mercato: dipende da come si evolve la situazione”.

Palmieri sui nuovi allenatori: “Abbiamo scelto Francesco Pedone per l’Under 18 perché ha grandissima esperienza: alla Sampdoria ha fatto anche la Primavera, poi è passato alla Juve dove è rimasto per cinque anni. Come proposta di calcio e come approccio con i giovani, è un profilo di altissimo livello. Ci conosciamo da tanti anni e c’è stima reciproca: quando si ventilava l’idea che potesse cambiare, l’ho contattato ed ha sposato subito la nostra causa. L’ho seguito nel suo percorso da allenatore ed ha iniziato benissimo la sua esperienza qui a Sassuolo”.

Francesco Pedone
Palmieri con Pedone (sinistra) e Pavan (destra) (foto: sassuolocalcio.it)

“Per quanto riguarda Simone Pavan, c’era la possibilità di inserirlo nei quadri tecnici già l’anno scorso: è un ragazzo perbene ed è stato molto felice di far parte del nostro gruppo di lavoro. Sia sotto l’aspetto morale che tecnico, darà una mano alla crescita dei nostri ragazzi: Pedone e Pavan sono due innesti che alzeranno il tasso qualitativo del Settore Giovanile. Senza nulla togliere a tutti gli allenatori che sono passati da qui nel corso degli anni, che hanno contribuito alla causa. Maurizio Neri non è una scoperta, lavora con me da tantissimi anni: ha fatto un po’ tutte le categorie e quest’anno abbiamo voluto ridargli una squadra in mano perché sono convinto che tornerà ad allenare con grande entusiasmo in un gruppo, quello dei 2007, qualitativamente molto interessante. L’ultimo nell’attività agonistica è Cris Gilioli, che sta facendo un percorso importante anche in proiezione futura. Sono molto soddisfatto dello staff tecnico che abbiamo messo in piedi”.

Sulla partenza di Giacomo Raspadori: “Ho un legame affettivo con Giacomo: lui è arrivato a Sassuolo da piccolo, io l’ho conosciuto quando giocava nei Giovanissimi e doveva salire negli Allievi Under 16. Da lì ha fatto Under 17, due anni di Primavera e poi prima squadra: ricordo ancora la sua prima convocazione ai tempi di Iachini. E ricordo anche una riunione a tema giovani che feci con Rossi e De Zerbi: non ho avuto dubbi nell’indicargli Raspadori come uno dei ragazzi da portare in ritiro. Giacomo era un ragazzino troppo più maturo degli altri: un comportamento di un questo tipo e una testa così salda sulle spalle, a 16 anni, credo di averli visti solo in lui e Andrea Ghion“.

palmieri su raspadori
Raspadori e Ghion uno accanto all’altro, foto d’archivio del 2016

Palmieri su Raspadori: “Intelligenza calcistica molto sopra la media”

Come calciatore, Raspadori ha avuto una crescita importantissima, è intelligente dentro e fuori dal campo ed è stato bravo a mettere in mostra il suo potenziale: speriamo che possa regalarci tantissime gioie anche da lontano. Quando era capitano della Primavera e l’ho chiamato per rinforzare la Berretti che si stava giocando lo Scudetto, è sceso con un’umiltà incredibile: per lui la maglia del Sassuolo era sempre prioritaria. Mister Tufano ha accompagnato Raspadori dall’Under 17 alla Primavera e già nel primo anno è diventato capitano, nonostante fosse uno dei più piccoli. Di giovani come Raspadori ce ne sono, ma ci vuole interesse per farli sbocciare, non vedere una partita e sentenziare”.

La scelta di Napoli? Giacomo non avrà problemi: la piazza napoletana è di primissimo livello, basti pensare a tutte le volte che si è qualificata in Champions League negli ultimi dieci anni. Sarà allenato da un grandissimo uomo e allenatore come Luciano Spalletti, che conosco benissimo perché mi ha allenato. Napoli può solamente amare un ragazzo come Raspadori: fuori dal campo è di un’umiltà incredibile e dentro al campo è di una generosità e di un’intelligenza calcistica molto sopra la media. Potrà avere periodi difficili, ma li supererà come ha sempre fatto con la massima serenità e bravura. Il Napoli ha dimostrato di volerlo ed è giusto che sia andato là, il trasferimento è stato la scelta migliore per tutte le parti: ma l’ad Carnevali in primis è rimasto molto dispiaciuto per questa cessione”.

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Riguardo Gabriele Boscagli

Deluso dalle big fin dalla giovanissima età, si è affezionato al Sassuolo e non lo ha più lasciato. In redazione è il pilastro del settore giovanile.

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