A margine della presentazione della prima squadre e della nuova maglia, l’allenatore del Sassuolo Alessio Dionisi ha parlato alla stampa presente. Tanti i temi toccati dal mister neroverde, queste le parole raccolte in esclusiva da Canale Sassuolo.
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Hai detto “sognare in grande ma con i piedi per terra”, come si fa?
“Bisogna essere consapevoli da dove si parte, il modo migliore è dirselo. Abbiamo messo dentro ragazzi giovani con qualità e che si devono fare, qualcuno è più pronto e qualcuno meno. Sappiamo di essere una squadra con del potenziale, ma alcuni di loro non l’hanno ancora espresso. Non dobbiamo dare continuità a quanto fatto lo scorso anno, ma dimostrarci ancora all’altezza di quello che è stato il Sassuolo gli anni precedenti. Il primo obiettivo deve essere quello di trovarsi qua e festeggiare la dodicesima stagione in Serie A. Se riusciremo ad avere questa mentalità riusciremo a toglierci qualche soddisfazione”.
La società ha parlato del sogno Europa, voi che siete in campo come rispondente?
“Ho preso tutte le parole della società: hanno detto in futuro. Magari breve, magari nel medio termine. Ci deve essere questo desiderio: è normale che i dirigenti puntino in alto, ma con i piedi per terra. Poi c’è il quotidiano, ci sono ragazzi più e meno maturi che possono pensare che le cose siano facili, sarà difficile ottenere i risultati che abbiamo ottenuto l’anno scorso. Ai giornalisti piacciono i titoli: è stato nominato un sogno, una porta aperta che prima o poi magari si potrebbe sfondare”.
A che punto siete del percorso di crescita?
“Il primo obiettivo è passare il turno in Coppa Italia, visto che l’anno scorso non ci siamo riusciti per tante ragioni e per demerito nostro. Il primo obiettivo deve essere quello di arrivare il più pronti possibile alla prima partita ufficiale in Coppa Italia per poi affrontare partita dopo partita. Sappiamo che il calendario non sarà semplice, ma non ho mai visto una squadra raggiungere i propri obiettivi nelle prime giornate. Un passo alla volta affronteremo ogni avversario. Per certi aspetti siamo a buon punto, per altri potevamo essere un po’ più avanti ma bisogna affrontare ogni giorno con l’ambizione di migliorarsi”.
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Il mix tra giovani e senatori ti piace.
“Sono d’accordo, così come sono d’accordo con quello che ha detto Consigli. Lo zoccolo duro è importante, fermo restando che, mio malgrado, a volte bisogna fare delle scelte. Siamo pagati e abbiamo questa responsabilità, io in primis, di fare certe scelte, a volte coraggiose, e di dar fiducia a dei giovani a discapito di chi ha dato tanto a questa società e a questi colori. Se riusciremo a creare il giusto mix dove i giovani spingono e i più esperti hanno la voglia di dimostrare e accompagnare i più giovani, allora potremo divertirci anche nella prossima stagione”.
Sperando che te li lascino tutti…
“Queste scelte non spettano a me. E’ chiaro che un allenatore vorrebbe dare più continuità possibile, allenando una squadra più forte dell’anno prima, non vendendo nessuno ma comprando e basta. Bisogna avere i piedi per terra, essere consapevoli di dove si è. Le scelte, condivise, affrontate e delle volte accettate, vengono fatte con lo staff dirigenziale. L’allenatore allena, i dirigenti acquisiscono e vendono. Ma è sempre concordato. La speranza è che non vada via più nessuno ma arrivino altri innesti perché qualcuno è uscito”.
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Sulle parole di Berardi.
“Questo è un suo modo di non mettere i carri davanti ai buoi perché potrebbe essere frainteso. Ha dato tanto a questa maglia, ogni giorno dimostra di voler dare. Ha sempre la fiammella di andare in un top club e non l’ha mai negato. Io lo giudico per quello che dà ogni giorno e quello che mette in campo. Poi le parole di oggi non contano quanto i fatti, che ogni giorno Domenico fa”.
C’è stato un interesse del Napoli per lei?
“E’ la presentazione della maglia e della squadra, non andrei oltre”.