Ha le qualità, ma non si applica. Questo il commento che qualche insegnante farebbe di sicuro sulla prestazione offerta ieri dal Sassuolo Calcio in quel di Crotone. Questo è il dato che emerge impietosamente dal post-partita di Di Francesco, che si è detto addirittura più soddisfatto dalle prestazioni mostrate in partite finite con risultati ben più drammatici.
Come se non si volesse più agire. Come se la stagione (negativa) fosse finita e si volesse svoltare pagina. Si è addirittura lasciato al Crotone l’onere della propositività in attacco, la spontaneità del guizzo creativo e un palo che, qualche centimetro più in là, avrebbe potuto regalare la vittoria ai pitagorici.
L’unica vera occasione neroverde la becca sui piedi Duncan, praticamente rinato, che tiene la palla nella mischia e cerca di ridar vita al gioco della squadra. Il ghanese riesce inoltre anche a salvare un gol già fatto sulla linea, che sarebbe stato comunque annullato per fuorigioco.
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Berardi sembra essere uscito spompato dalla pausa nazionale, come se avesse dimenticato qualcosa nello spogliatoio di Coverciano. Fare due partite negative di seguito non è da lui. Matri perde ancora una volta il confronto diretto con il propositivo Falcinelli. Entrambi a reti bianche, ma con l’attaccante del Crotone sempre in turbo che confeziona un assist calibrato per l’altro rossoblù del Sassuolo Trotta, che ha sprecato miseramente.
Ragusa, Politano e Duncan sbrilluccicano un po’ nella notte buia del pomeriggio calabrese. Consigli mantiene i pali inviolati, la difesa tiene e Dell’Orco si conferma partita dopo partita.
Per il resto, finisce così. Partita di rara bruttezza a reti inviolate. Si sale addirittura di una posizione: dodicesimi insieme al Cagliari mitragliato dalla goleada interista. Col Bologna, domenica prossima, servirà motivazione. Quella che ieri è mancata completamente.
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