Nella settimana di Inter-Sassuolo, Andrea Consigli ha parlato della gara che i neroverdi andranno a fare al Meazza, raccontando anche la salvezza, la crescita della squadra, il passato e il futuro del Sasol.
Intanto si va a Milano: “Contro l’Inter mi aspetto una partita difficile, contro un avversario che lotta per qualcosa d’importante. Li abbiamo battuti all’andata. Siamo una squadra fastidiosa e andremo a dare battaglia. Se saranno più bravi di noi, stringeremo loro la mano”.
Per lui sarà ancora più importante: “Meglio che ci siano partite così, che danno grandissimi stimoli. Andremo a San Siro con 70mila persone, sono belle vetrine. Avremo il giusto atteggiamento. Da piccolo andavo a vedere le partite in quello stadio con mio padre, sognavo sempre di giocare lì, è un’emozione particolare ogni volta”.
Leggi anche > IACHINI: “AVEVO FATTO UNA PROMESSA AL DOTTOR SQUINZI…”
Il Sassuolo si è dovuto sudare la salvezza arrivata domenica scorsa: “Quest’anno sono stati fatti dei cambiamenti. Dopo aver cambiato l’allenatore dopo tanti anni le cose non sono andare come ci auguravamo. Ci siamo trovati in una situazione difficile. Dobbiamo fare i complimenti a mister Iachini, che ci ha dato una grossa mano a calarci nella realtà e a lottare per questa salvezza difficile e sudata. A livello di piazzamento siamo in linea con le aspettative per ora. Veniamo subito dopo il gruppo che lotta per l’Europa e Fiorentina, Torino e Genoa. Dopo l’Europa League la gente forse si aspettava che saremmo tornati a lottare per quell’obiettivo. Non è facile ripetersi, siamo una squadra piccola”.
Ma Andrea parla anche dei suoi compagni: “Ho visto Rogerio crescere tanto, è un ragazzo molto serio. Anche Mazzitelli e Sensi crescono molto di giorno in giorno. I ragazzi possono fare ancora tanto e devono farlo e farlo bene. Si meritano questa crescita. Politano? Ha fatto tanti gol ed è importante per noi, però è riduttivo parlare di un singolo giocatore. Perché il gruppo ha lottato, dal primo all’ultimo. Guardate come hanno giocato domenica scorsa Babacar e Ragusa da subentrati, lottando su ogni pallone e cercando di dare un’impronta”.