Andrea Consigli, che si appresta a disputare la sua nona stagione con la maglia del Sassuolo, è intervenuto ai microfoni di Marco Nosotti di Sky Sport per parlare del ruolo del portiere e degli obiettivi stagionali del club neroverde:
“Se pensiamo che il ruolo del portiere debba ancora essere quello di 30 anni fa, vuol dire che è arrivata l’ora di cambiare. Ciò non vuol dire prendere per buono tutto quello che si fa all’estero, ma cambiare mentalità, quello sì. Ci vuole la predisposizione del portiere, ma anche la bravura e l’abilità del preparatore dei portieri ad inserirti in un meccanismo. In questi anni, partendo da Di Francesco e soprattutto con De Zerbi, ho avuto allenatori che chiedevano cose molto particolari per un portiere, che poi sono diventate la normalità. Mi hanno insegnato bene a farlo e sono stato bravo io nel metterci massima predisposizione e voglia di migliorare. Sassuolo è una piazza dove sono arrivati allenatori giovani con idee precise di calcio, com’è anche con Dionisi: il Sassuolo di quest’anno sarà una squadra che se la giocherà con tutte, a testa alta. Non faremo le barricate, a costo di perdere contro una squadra più piccola di noi e di vincere contro una più grande: la mentalità sarà la stessa. La sconfitta contro la Samp a Genova, la sconfitta a Napoli: quello è l’altro lato della medaglia, quello che fa più male. Abbiamo lacune nel difendere, non nei principi tecnico-tattici ma proprio di mentalità: quello è lo step che dobbiamo fare per diventare una realtà che lotta per determinati obiettivi”.