Il CIES Football Observatory ha diffuso sul proprio sito Internet la classifica “Money and Success”, che evidenzia le eventuali discrepanze tra investimenti di mercato e posizioni di classifica delle squadre dei principali campionati europei. Scorrendo queste speciali graduatorie si può incappare in alcune interessanti sorprese che dimostrano come non sempre il denaro sia sinonimo di successo nel calcio.
Per quanto riguarda la Serie A la parte del leone la fa l’Atalanta di Gasperini, ormai vicina alla qualificazione in Europa League. I bergamaschi, quindicesimi per volume di investimenti sostenuto nelle sessioni di calciomercato, sono al momento quinti in classifica e guidano con un perentorio +10 il divario tra le aspettative e la realtà emersa dal campo. Un ottimo risultato per una Società che è da sempre un esempio di programmazione e non per nulla è conosciuta da tempo come “regina delle provinciali”.
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Napoli, Juventus e Udinese sono le tre compagini che, al momento, vedono una perfetta corrispondenza tra spese e risultati. Rispettivamente terza, prima e undicesima per denaro investito, le squadre citate occupano nella classifica della Serie A esattamente le medesime posizioni e il loro “saldo” risulta dunque sostanzialmente neutro.
E il Sassuolo? Come prevedibile, i neroverdi si trovano in una posizione poco felice ai fini di questo ranking, facendo registrare un -4 tra aspettative e realtà. Con investimenti da centroclassifica che hanno portato la squadra di patron Squinzi a posizionarsi al decimo posto tra gli investitori del pallone italico ci si poteva attendere un corrispondente rendimento sul campo: al momento la quattordicesima posizione in classifica fa invece registrare un risultato non positivo.
La situazione è comunque ancora migliorabile e le prossime quattro gare potranno permettere ai neroverdi di ottenere un piazzamento finale più consono non solo agli investimenti sostenuti ma anche alle aspettative della tifoseria. Rimane poi un grande interrogativo: le recenti dichiarazioni di Squinzi sembrano voler puntare al rialzo, rilanciando le ambizioni continentali della squadra. Vedremo, nei prossimi mesi, se e in quale misura queste legittime ambizioni saranno suffragate da un adeguato rafforzamento della rosa, senza dimenticare che uno dei principali obiettivi societari è e rimane la valorizzazione dei giovani calciatori italiani.