venerdì , 20 Dicembre 2024
Catanzaro-Sassuolo 1-1
foto: sassuolocalcio.it

Catanzaro-Sassuolo 1-1: non c’è champagne per il secondo esordio in Serie B

Il Sassuolo fa il suo secondo esordio in Serie B dopo undici anni in A con un risultato che non fa certo stappare lo champagne. L’1-1 di Catanzaro – va detto: su un campo che sarà difficile per molti e ottenuto contro una formazione che lo scorso anno è stata la rivelazione del campionato – è decisamente troppo poco per chi si aspettava i botti dal primo momento.

E qualcuno i botti li aveva anche sparati al gol di Mulattieri che, alla seconda partita ufficiale della stagione, ha già segnato 2 gol, gli stessi di tutti i suoi 686 minuti del 2023-24. A dirla tutta, però, quelle due marcature erano arrivate già il 13 agosto nella sfida di Coppa Italia contro il Cosenza, dunque sempre in terra calabra, tra l’altro contro lo stesso allenatore avversario, Fabio Caserta e, per di più, nei tempi supplementari. Si conferma il feeling di Mulattieri con la prima giornata di Serie B, in cui va a segno da tre edizioni di fila.

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Per rivedere un gol in campionato del numero 9 del Sassuolo bisogna tornare a Frosinone-Ascoli del 10 aprile 2023. Anche in quella occasione alla guida del “Mula” c’era quel Fabio Grosso che ha chiesto al suo pupillo un gran lavoro in fase di pressing alto, già visto in amichevole, svolto con grande sacrificio dalla punta che, però, ha predicato nel deserto, non venendo seguito, se non a tratti, dai compagni, richiamati spesso per questo motivo dal neo mister del Sassuolo. E’ proprio l’aspetto del posizionamento e del pressing, quello su cui Grosso ha premuto maggiormente: Obiang, a cui è stato ricordato spesso di “fare il mediano” quando andava fuori posizione, è stato uno dei più bersagliati.

Un aspetto da aggiustare, come è normale che sia ad inizio stagione, come è altrettanto normale che restino un po’ di questioni in sospeso e qualche orecchio da tirare. Partiamo da questi. Le disattenzioni in difesa cominciano già dalla prima, con la svista che ha portato al pareggio giallorosso. E per ora è un errore venale, c’è tutto il tempo per limare e correggere. E Grosso lo ha fatto subito passando alla difesa a tre, che ha portato a coprire meglio il campo contribuendo all’innalzamento del baricentro nell’ultima mezz’ora. Anche qui, gli arrivi di Odenthal, Lovato e Romagna hanno bisogno di essere collaudati in qualche modo. Partiamo da materiale del tutto nuovo e che necessita ancora qualche registrazione.

editoriale catanzaro sassuolo
foto: sassuolocalcio.it

Poi c’è la questione Laurienté. Se Grosso lo ha schierato titolare vuol dire che ha ritenuto giusto lo spirito del francese, e  ma la sua prestazione – più di quella di altrettanto collaudati colleghi come Bajrami e Thorstvedt – ha dimostrato la difficoltà del campionato di Serie B. La marcatura a uomo praticamente tripla per limitarne i guizzi ha avuto i suoi frutti, ad ennesima dimostrazione che in cadetteria la discrepanza tecnica – e ieri c’era eccome – conta fino ad un certo punto. Non solo: lungi da noi fare la paternale al Sassuolo, che ha sempre dato dimostrazione di difendere con le unghie e con i denti i propri investimenti, ma il rischio di tenere in rosa giocatori dalla valutazione alta è proprio quello di dover confermare sul campo quello che dice la carta. Con tutto che gli avversari ti conoscono, che in Serie B hai meno appeal e che probabilmente non hai neanche le motivazioni alle stelle. Quello che sulla carta è un giocatore di categoria superiore, e lo ha sicuramente dimostrato nelle ultime due stagioni, ha chiuso con una prestazione che era insufficiente già da prima del rigore sbagliato. Che sì, ci sta – e non è da questi particolari che si giudica un giocatore – ma rappresenta il primo “vorrei ma non posso” della stagione. Vediamo di non abituarci subito.

Le questioni in sospeso le conosciamo. Abbiamo già accennato alla difesa da calibrare e sappiamo bene le difficoltà della situazione portiere, sebbene Satalino non abbia nessuna colpa. A centrocampo si è vista un po’ di confusione, con Obiang che si è spesso pestato i piedi con Boloca (che ha preso spesso l’iniziativa, buoni segnali da parte sua)- Con Moro e Volpato fuori alla prima, però, si è subito vista una certa difficoltà in attacco. Soprattutto per una mancanza di alternative che ha portato all’esordio di Flavio Russo, che ha sfiorato il gol negato da un miracolo di Pigliacelli. Poco dopo Justin Kumi ha innescato Laurienté mettendolo davanti alla porta prima di subire il fallo da rigore. Lo scorso anno, alla prima, Dionisi dovette buttare subito Missori e Miranda nella mischia… Ancora, un rimando alla passata stagione che è meglio dimenticare, ma che, questa volta, potrebbe rappresentare un buon viatico per dare nuova linfa ai neroverdi.

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Riguardo Giuseppe Guarino

Giornalista beneventano ma neroverde, mancino e grafomane. Sempre attento a tutto ciò che gli cambia attorno, ma con leggerezza. Prova a dare la sua visione sul mondo del Sassuolo

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