venerdì , 13 Settembre 2024
Cas Odenthal sassuolo
foto: sassuolocalcio.it

Cas Odenthal si presenta: “Sassuolo scelta giusta. Promozione? Non c’è due senza tre”

Dopo Fabrizio Caligara, anche il secondo nuovo acquisto estivo del Sassuolo, Cas Odenthal, si presenta ai nuovi tifosi.

Il primo impatto: “La presentazione della squadra in piazza è stata speciale. I tifosi erano lì a sostenerci. Erano tanti anche il giorno della partita. Io non vedo l’ora d’iniziare. Quando il mio agente mi ha detto che il Sassuolo era interessato a me ho parlato con Palmieri e con mister Grosso. Penso che questa società sia un gran club. Il Sassuolo ha obiettivi e idee chiare, ciò che vuole raggiungere come club lo sa bene. Credo per questo che sia un ottimo palcoscenico anche per i più giovani. Per questo ho scelto di giocare qui. L’approccio con la squadra è stato fantastico. Tutti sono stati gentili con me, mi hanno parlato in inglese, ho cercato di rispondere in italiano. Non conoscevo nessuno ed è tutto nuovo, ma l’accoglienza è stata ottima“.

L’impatto con Grosso: “Ho parlato con il mister prima di arrivare. Mi ha spiegato la sua idea di gioco, che poi è anche la mia. Pressare alto, giocare palla al piede, imporre il proprio gioco: credo si sposi tutto con il mio stile di gioco. Ho ottime impressione su di lui come allenatore, ha una grande personalità“.

Cas è uno specialista nelle promozioni: “A Como abbiamo appena vissuto una grande stagione, per noi e per la città. La Serie B è una competizione davvero tosta ed è arrivata una bellissima promozione, sebbene in maniera anche un po’ inaspettata. È la mia seconda promozione in carriera dopo quella al NEC, nei Paesi Bassi. Quindi chissà… non c’è due senza tre, no?”

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Cas Odenthal si presenta al Sassuolo: “Promozione? Non c’è due senza tre”

Cas è anche “nipote d’arte”: “Ho segnato due gol contro la Ternana, sono stati speciali, la mia prima doppietta in carriera. Sono arrivati in dieci minuti, in un match molto emozionante nel quale mio padre era in tribuna. La famiglia è molto importante per me. Quando giocavo in Olanda, mio padre veniva a tutte le partite, è stato sempre il mio punto di riferimento. Mio nonno Joop (storico giocatore neerlandese degli anni ’50, ndr) aveva un gran talento ma è morto quando avevo quattro anni, credo che sarebbe stato orgoglioso di me come io lo sono di lui. Giocava sia a calcio che a baseball. Al momento non so se ci sia qualche atleta in grado di praticare due sport a livello professionista… figuriamoci allora”.

Quindi parla di futuro: Ottenere la promozione è possibile quando la squadra affronta ogni sfida con la mentalità giusta. La qualità dei singoli è importante ma è tutta una questione di testa. Dobbiamo essere uniti, complici e ragionare da squadra. A volte si vince, altre si perde, ciò che conta è saper guardare avanti e migliorarsi giorno dopo giorno. Ed è così che i risultati arrivano”.

E conclude raccontando qualcosa sul nostro Paese: “In Italia ho avuto difficoltà con la lingua e lo stile difensivo. L’Italia è il Paese dei difensori più forti del mondo e io ho imparato tantissimo qui. Ma all’inizio non è stato facile. Il mio primo compito è difendere e non concedere gol, ma mi piace costruire il gioco dal basso, da buon olandese. Per me è importante dialogare con i compagni e aiutarli, avendo una visione completa da dietro. In Italia, rispetto ai Paesi Bassi, tutto si prende in maniera più rilassata e meno scandita. Amo lo stile di vita italiano, per non parlare del cibo. Quindi al momento preferisco vivere qui. Parlo italiano ma a livello base, è difficile per me, per questo preferisco rispondere in inglese. Sono molto carico e non vedo l’ora di iniziare”.

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Riguardo Giuseppe Guarino

Giornalista beneventano ma neroverde, mancino e grafomane. Sempre attento a tutto ciò che gli cambia attorno, ma con leggerezza. Prova a dare la sua visione sul mondo del Sassuolo

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