La formazione neroverde torna ai tre punti in quel del Ciro Vigorito. Ma Benevento-Sassuolo 0-1 è una partita sulla quale riflettere parecchio, soprattutto in virtù di quello che sarebbe potuta essere.
Sì, perché ci troviamo di fronte a un risultato finale tecnicamente bugiardo. E non perché i ragazzi di De Zerbi non meritassero la vittoria. Ma perché quello 0-1 appare risicato, ben poco capace di indicare quello che è accaduto in campo.
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Benevento-Sassuolo 0-1: decisivo Consigli, ma anche tanti errori
Diciamo il perché. Il gol vittoria è arrivato dopo un tiro-assist messo da Boga in mezzo all’area, deviato da Barba in scivolata nella propria porta. E già questo fa riflettere. Perché Boga (il miglior Boga visto in questa stagione), ha sbagliato clamorosamente almeno altre tre occasioni nitide, tra cui una stampatasi sulla traversa.
Ma non è stato il solo. Errori clamorosi sotto porta li hanno commessi anche Maxime Lopez, Locatelli, Raspadori, Djuricic e Haraslin. Errori che potevano rivelarsi fatali quando non si riesce a chiudere una partita contro una squadra tosta come quella beneventana.
Sì, perché in difesa ad essere decisivo è stato Andrea Consigli. Il portierone neroverde ha sfoggiato almeno tre parate decisive, di cui due veri e propri miracoli nel giro di un minuto, sul finale, su due tiri ravvicinati degli avversari. Il merito di questa vittoria, in gran parte, è suo.
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Mancato dialogo e poca concretezza sotto porta, si salva solo il risultato
Quindi? Quindi siamo alle solite. Attacco spuntato, che non riesce a concretizzare le tante occasioni create. Qualcosa sulla quale riflettere. Le assenze di Berardi e Caputo si sentono. Forse. Anche perché in certi momenti è mancata un po’ di fantasia, specie quando il Benevento si è chiuso a quadrato rendendo lenta e macchinosa l’azione neroverde.
De Zerbi, tra l’altro, durante la partita si è più volte lamentato del mancato dialogo tra i suoi giocatori. Un dettaglio che avrebbe reso il risultato del Vigorito ben più soddisfacente.
Ma sono i tre punti che contano. Ce li teniamo e li festeggiamo. Alla prossima c’è la Fiorentina. L’atteggiamento deve essere quello, aggressivo. Ma magari con un po’ di consistenza in più.
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