giovedì , 13 Marzo 2025
intervista piovani
Foto: sassuolocalcio.it

Sassuolo Femminile, Piovani: “Alle ragazze ho chiesto di alzare l’asticella sin da subito, il Sassuolo è come una famiglia”

Gianpiero Piovani, allenatore del Sassuolo Femminile, è stato ospite nel corso di A Tutto Calcio Femminile, programma in onda su TMW Radio. Piovani ha parlato così della prossima stagione di Serie A e di come la squadra neroverde sia cambiata nel corso dell’estate.

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L’inizio del nuovo campionato, il primo nell’era del professionismo: “Sono emozionato perché diventiamo tutti professionisti. Ritorna un po’ il fatto di quando ero giocatore. Sono felice per le ragazze, alle mie giocatrici ho chiesto di alzare sin da subito l’asticella: siamo una squadra tutta nuova, soprattutto molto giovane e la prima cosa che ho chiesto è attenzione e umiltà nell’andare ad affrontare questo campionato, che è tutto nuovo e completamente da scoprire. Anche loro si devono rendere conto che da quest’anno si deve fare un ulteriore step in avanti”. 

Bisogna partire subito forte, già con la Sampdoria: “Assolutamente sì ed è quello che ci auguriamo. Di fronte avremo una squadra che ha inserito quattro o cinque giocatrici diminuendo il gap con le squadre davanti. Non sarà una partita facile, noi siamo una squadra che ha cambiato 12 giocatrici (di cui 7 titolari), ma devo dire che le ragazze stanno lavorando bene e hanno grande voglia di cominciare. Logicamente ci teniamo a cominciare bene questa ‘Superlega’”. 

Sulla nuova formula del campionato: “E’ una formula che mi convince perché tiene vivo il campionato sia nella parte alta che in quella bassa, sono molto contento di questa scelta. Logicamente, in futuro mi auguro di vedere più squadre (10 è un numero limitato), ma 12 o 14 per alzare l’asticella. Avendo solo campionato e Coppa Italia, e due squadre in Champions League, bisogna inserire altre squadre. Vedremo come andrà quest’anno”. 

La Serie A è cresciuta negli anni: “Bisogna lavorare ancora di più e dobbiamo affrettarci. Ho la fortuna di lavorare con uno staff molto preparato. La società quest’anno ci ha messo a disposizione il centro sportivo, allenamenti doppi per due volte a settimana, l’allenamento al mattino. Abbiamo giocatrici che studiano in scuole private e hanno la possibilità di allenarsi. Questo è un passo che devono fare tutte le società, sia di Serie A che di Serie B. Abbiamo fatto un paio di amichevoli a Cesena e hanno un centro sportivo solo per il femminile: questo è un motivo di soddisfazione. Il calcio non finisce alla partita, parte da queste piccole cose”.

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Juve e Roma ancora favorite per lo scudetto? “L’idea che mi sono fatto, e penso che sia quella un po’ di tutti, è che la Juve è ancora la squadra da battere. La Roma ha lavorato bene negli acquisti, così come il Milan, che ha preso Dubcova. Sono un allenatore che ama lavorare con le giovani, ma ci vuole del tempo. Dopo tre anni di lavoro, il gruppo si è un po’ sgretolato sia perché volevamo cambiare noi, sia perché le giocatrici hanno scelto altri lidi. Mi piace lavorare, ecco perché ho chiesto alle ragazze grande attenzione e voglia di dimostrare sin da subito”.

I punti di forza del Sassuolo: “La difesa con Dongus, Filangeri e Philtjens è rimasta invariata, perciò una sicurezza ce l’abbiamo. Secondo me siamo abbastanza solidi lì. A centrocampo, abbiamo preso Jane dal Milan, che ha vinto la Coppa d’Africa da capitano. Abbiamo anche giovani interessanti come Bellucci, Tomaselli e la stessa Moraca, che può giocare sia a centrocampo che come trequartista. Abbiamo lavorato in ottica futura, ma speriamo di ottenere risultati in poco tempo. Come staff dovremo essere bravi a farle crescere. La cosa più difficile è convincere le ragazze a fare qualcosa che non facevano da dilettanti. Queste sono cose fondamentali per andare a vincere a questi livelli”. 

Continuerà a seguire le ragazze che hanno lasciato il Sassuolo? “Assolutamente sì. Oltre ad essere il loro allenatore, sono anche un papà o un fratello maggiore per loro. Siamo felici che qualcuna abbia trovato delle squadre dove possono giocarsi qualcosa d’importante. Noi cercheremo di fare il massimo delle nostre potenzialità e questa è la promessa che possiamo fare a noi stessi e ai tifosi. La nostra famiglia si è un po’ sgretolata, ma dovremo essere bravi a compattarla. Al Sassuolo la parola famiglia è giornaliera, la società mi darà una mano in questo. Lavorando al centro sportivo, spesso siamo in contatto con la squadra maschile e questo contatto ci può aiutare”.

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Riguardo Martino Cozzi

Appassionato di calcio sin da piccolo. Ha trovato in Canale Sassuolo la redazione su misura per lui nella quale poter coltivare il suo sogno: vivere raccontando il gioco più bello del mondo!

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